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«Frutta nelle scuole»: ecco il programma per l'anno scolastico 2014-2105

«Frutta nelle scuole»: nel 2011-2012 gli "alunni obiettivo" sono stati 1.050.000 e altrettanri nel 2012-2013, ma nel 2014-2015 si raggiungono 1.400.000 alunni obiettivo (verosimilamente però quelli davvero coinvolti saranno circa un milione) di tutte le classi delle scuole primarie che aderiranno al programma.

E per l'operazione sono sul piatto 20,064 milioni, di cui 16,720 circa di fonte comunitaria e 3,344 nazionali, sottoforma di quota di finanziamento da parte dello Stato.

A stabilirlo è il programma «Frutta nelle scuole» per l'anno scolastico 2014-2015, la cui strategia nazionale è appena stata inviata alle Regioni che la discuteranno in Stato-Regioni per l'accordo finale.

Gli obiettivi del programma sono sette:

1) incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini che frequentano la scuola primaria, promuovendo in tal modo la conoscenza e la disponibilità al consumo dei prodotti ortofrutticoli nazionali;

2) offrire alternative salutari, in termini di consumi alimentari, rispetto alle tradizionali "merendine";

3) proporre ai bambini più occasioni, ripetute nel tempo, per conoscere e verificare concretamente la disponibilità di prodotti naturali, diversi in varietà e tipologia, affinché possano orientare i propri gusti e relativi consumi;

4) fornire informazioni sui diversi livelli di qualità: prodotti a produzione integrata, a denominazione di origine (Dop, Igp), a produzione biologica;

5) favorire la conoscenza della biodiversità attraverso la conoscenza dei prodotti tipici locali e delle diverse varietà della stessa specie;

6) diffondere il valore e il significato della stagionalità delle produzioni, assicurando una distribuzione dei prodotti il più possibile in linea con i periodi di maturazione naturale delle diverse specie ortofrutticole;

7) realizzare un più stretto rapporto tra il "produttore-fornitore" e il consumatore, per consentire a ciascun stakeholder la comprensione delle dinamiche di produzione e consumo.

Per avere maggiore efficacia, la strategia prevede inoltre il consumo dei prodotti fuori dai pasti scolastici, in sostituzione della merenda del mattino e/o del pomeriggio se questa è fatta a scuola, il coinvolgimento obbligatorio nella distribuzione dei prodotti, del personale scolastico a cui gli alunni sono abituati (per far percepire come normale la consegna e il consumo del prodotto) con la sola eventuale eccezione dei servizi assititi obbligatoriamente dal fornitore per la realizzazione di spremute e di centrifugato sul posto, il "coinvolgimento al consumo" anche di insegnanti e genitori, il più elevato numero possibile delle distribuzioni per consolidare l'abitudine al consumo che non deve essere occasionale.

Per raggiungere tutti questi obiettivi gli strumenti indicati nel programma sono cinque:

a) campagna di informazione sulle caratteristiche dei prodotti ortofrutticoli, in termini di aspetti nutrizionali, qualità e sicurezza, biodiversità, stagionalità, territorialità e rispetto dell'ambiente, rivolto anche ai docenti e ai genitori, per prolungare l'effetto del consumo;

b) attrezzature idonee in grado di facilitare la distribuzione, l'utilizzo e la degustazione dei prodotti distribuiti;

c) consolidamento di una Rete di istutuzioni e operatori (Mipaaf, Miur, Salute, Regioni e Province autonome, istituti scolastici disponibili a partecipare al programma) per coordinare le azioni per il raggiungimento degli obiettivi;

d) elaborazione di misure di accompagnamento complementari (come visita a fattorie/masserie e/o aziende agricole, laboratori sensoraili, crazione di orti scolastici, giornate a tema o attività didattiche accompagnate dalla pratica ecc.);

e) un maggior coinvolgimento delle scuole per rafforzare l'efficacia delle misure di accompagnamento ed eventuali azioni regionali coerenti e funzionali a raggiungere gli obiettivi indicati.