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Farmaci, Aifa: in ospedale il 2014 chiude con 1 mld di rosso. Ticket boom a 1,5 mld

di r.tu.

Chiude con un profondo rosso di 1,049 mld la spesa farmaceutica ospedaliera nel 2014. Mentre quella territoriale fa registrare un avanzo di 185,14 mln rispetto al tetto programmato dell'11,35%. Col boom di ticket e compartecipazione dei cittadini: 1,5 mld in tutto, il 63,59% compre reference price. La compartecipazione è crescita in un anno del 4,48% (+64 mln). Sempre con le debite differenze regionali. Lo rivela il consuntivo Aifa.
La notizia “buona” è che la farmaceutica territoriale ha tenuto, anzi è stata al di sotto dell'asticella dello 0,17% rispetto al tetto dell'11,35, facendo realizzare una minore spesa di 185 mln, con un calo del 3% circa sul 2013. La notizia cattiva, anzi pessima e addirittura leggermente superiore alle previsioni di un mese fa, è che la farmaceutica ospedaliera ha sfondato il tetto di 1,049 mld, attestandosi complessivamente a quota 4,874 mld. Lo sfondamento, vale sottolinearlo, per metà lo pagano le imprese, per metà le Regioni.

La manovra in arrivo

Proprio mentre Governo e governatori sono alle strette sull'intesa relativa ai tagli da 2,35 mld alla sanità per quest'anno, con la farmaceutica chiamata ancora una volta a partecipare, ecco che dall'Aifa arrivano i valori finali della spesa 2014. Spesa alta, altissima, in ospedale; in flessione in farmacia, anche se il calcolo Aifa, che comprende tante voci che influiscono sul tetto di spesa programmato, non è quello della convenzionata “pura”. Ma la dinamica è quella. E nel futuro le prospettive anche per la territoriale non sono esattamente entusiasmanti.

Il territorio “tiene”
La spesa netta totale è stata di 8,598 mld, più 95 mln di prezzo di riferimento, altri 546,2 mln di ticket, 3,24 mld per distribuzione diretta. Nel complesso l'11,18% di incidenza sul Fondo sanitario (contro l'11,35% del tetto programmato). Risultato: minore spesa di 185,1 mln rispetto al tetto. Tetto che è stato però superato in 9 Regioni: record alla Sardegna (14,06%), poi nell'ordine Puglia, Calabria, Lazio, Campania, Abruzzo, Sicilia, Marche e Molise. Le altre tutte sotto l'asticella dell'11,35%, con Bolzano, Trento e soprattutto tra le grandi Emilia Romagna (9,63) e Veneto (9,73) le più “risparmiose”.

Ticket amari
Note amare dal pianeta ticket e dintorni, arrivati a quota 1,5 mld nel 2014. Il 63,59% come reference price ( (954 mln) il resto come ticket puri (546m2 mln). L'aumento totale è stato di 64,277 mln, il 4,48% oltre il 2013. Ma con aumenti straordinari in Basilicata (+ 16,17%), a Trento (+12,87) e in Sardegna (+11,08). Calo invece in Sicilia (-1,18%) e crescita quasi piatta in Liguria (+0,98). I cittadini hanno pagato di più nel complesso (ma questo dipende anche dalla numerosità della popolazione) in Lombardia (120 mln), Lazio (112 mln) e in Campania (107 mln). Le ricette sono state 609,2 mln con un aumento dello 0,24%, con le variazioni più forti in Puglia (+3,14%), Campania (2,89) e Calabria (2,71): oltre 13 volte sopra la media nazionale.

Boom d’ospedale
Ma è in ospedale che le cose sono andate a rotoli. Spesa totale a quota 4,874 mld con un disavanzo assoluto di 1,049 mld segnala il rapporto dell'Aifa. Il livello di spesa è stato del 4,5%, rispetto al tetto programmato (si fa per dire) del 3,5%. Un tetto che nessuna Regione ha potuto rispettare, ma anche in questo caso con le solite differenze. Più alto il livello di spesa è stato in Toscana ed Emilia (entrambe al 5,4%) e poi in Sardegna (5,1%) rivelatasi la più spendacciona per farmaci se si include anche la territoriale. E ora, avanti con i ripiani. Che il Tar peraltro, almeno relativamente al 2013, ha già bloccato... (r.tu.)


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