Dal governo

Appropriatezza, ecco il testo all’esame della Stato-Regioni

di Red.San.

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Anteprima. Il decreto della discordia, che tante proteste ha sollevato tra i medici, va verso l’approvazione definitiva alla Conferenza Stato-Regioni di giovedì. Di fatto, nulla è cambiato rispetto alla versione precedente del 29 ottobre. Anche lì, la risoluzione della querelle sulle sanzioni ai medici “cattivi prescrittori” viene di fatto rinviata a un accordo successivo, in cui andranno «individuati i criteri e le modalità per monitorare, tenendo conto delle specificità regionali, che il comportamento prescrittivo dei medici sia coerente alle condizioni di erogabilità e alle indicazioni di appropriatezza», fornite dallo schema del “dm Lorenzin”. Tradotto: si dà così una risposta alle richieste dei medici di ricevere garanzie di omogeneità nel comportamento e nel monitoraggio delle Asl rispetto al loro operato. Una risposta parziale, però, e non potrebbe essere altrimenti: l’Intesa nulla dice ma nulla può cassare della legge 78/2015 che ad agosto scorso ha recepito il decreto Enti locali, per la parte cui (art. 9-quater) si prescrivevano sanzioni economiche per i camici bianchi.

Il testo dell’Intesa recepisce il parere emesso dalla Ragioneria dello Stato: che dal provvedimento non derivino nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e che vanno definite «puntualmente le informazioni che vanno riportate nella ricetta, unitamente ai campi da compilare, al fine di fornire indicazioni uniformi alle regioni, anche in relazione alle esigenze di monitoraggio delle prescrioni mediche».


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