Dal governo

Bevere (Agenas): «Favorire cultura dell’integrità professionale»

«È necessario favorire una nuova cultura dell'integrità professionale capace di guidare i comportamenti e le attitudini di ogni attore del nostro sistema sanitario, ad ogni livello di complessità. Il servizio sanitario è composto di migliaia di professionisti che nella quasi totalità dei casi rispettano un'eticità di fondo nei comportamenti e nell'appropriatezza dei loro interventi. Dobbiamo superare l'indifferenza di molti di fronte agli illeciti, lavorando per contrastare il senso di rassegnazione. Tutte le attività già realizzate dal ministero, dall'Anac e dall’Agenas, hanno trovato riscontro, anche da questo punto di vista, nelle numerose segnalazioni non anonime che da molti mesi riceviamo da parte di operatori sanitari e cittadini, segno evidente di una risposta importante del sistema, nel segno di una ritrovata coscienza civica». Questo ha voluto sottolineare il dg Agenas, Francesco Bevere, a margine del suo intervento durante la sessione dedicata a “Sanità pubblica tra risorse, medicina difensiva e corruzione” della 6^ edizione del Salone della Giustizia in corso a Roma.
«Il rispetto della legalità deve essere comunque condizione di partenza per poter garantire la sostenibilità del sistema - ha proseguito Bevere - Dal 2007 in poi il nostro Paese è stato colpito da una profonda crisi economica che ha messo in discussione lo stesso impianto del nostro welfare. Siamo intervenuti con provvedimenti importanti, dal Patto della Salute, al DM 70 del 2015 sulla definizione degli standard delle reti di assistenza ospedaliera e territoriale, all'ultima Legge di Stabilità che prefigura un percorso virtuoso per le aziende ospedaliere che presentano criticità sia gestionali che di erogazione dei servizi, consentendo anche di intervenire prima che vi siano ripercussioni sui cittadini e sui sistemi regionali».


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