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Nuovo coronavirus/ Il Governo conferma: «Linea di massima precauzione»

di Barbara Gobbi

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«Il Governo continuerà a perseguire una linea di massima precauzione con l’obiettivo prioritario di assicurare la tutela della salute di tutti i cittadini, come fatto fino a ora con tutte le misure già assunte. Il Governo continuerà, inoltre, ad aggiornarsi con vigile attenzione avendo cura che tutte le iniziative restino costantemente adeguate ai criteri di proporzionalità e adeguatezza fin qui adottati». Così Palazzo Chigi in un comunicato al termine di un vertice interministeriale convocato a Roma sull'emergenza nuovo coronavirus a cui hanno partecipato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Borrelli, i ministri Speranza, Di Maio, Gualtieri, Franceschini, Guerini e il sottosegretario Crimi. «Il Governo - si legge ancora nel comunicato - continuerà a promuovere iniziative di sostegno umanitario e, anche a livello europeo, di solidarietà nei confronti del popolo cinese. Sono allo studio iniziative anche di collaborazione scientifica per sostenere il grande sforzo delle autorità cinesi. Il Governo, inoltre, ha avviato una istruttoria per l’adozione di misure di contenimento degli effetti negativi dell’emergenza sul nostro sistema economico e produttivo».
La linea italiana è stata fin dall'inizio tra le più prudenti a livello europeo e mondiale nei confronti del nuovo virus nato in Cina e anche sulla scorta delle sollecitazioni arrivate dal ministro Speranza giovedì 13 febbraio a Bruxelles si riuniranno i ministri della sanità Ue. Obiettivo: discutere in via di urgenza la situazione della diffusione del coronavirus e coordinare le misure prese dai singoli Stati. La Commissione ha intanto indicato che il blocco dei viaggi da e per la Cina sono una competenza nazionale.

Circolare-bis per le scuole e più formazione sul virus. Sul fronte interno, nel fine settimana il ministero della Salute ha emanato una nuova circolare per le scuole dai servizi per l'infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, che corregge il tiro rispetto a quella precedente del 1° febbraio in senso più restrittivo davanti al «persistere» dell'allarme segnalato dall'Oms in relazione all'epidemia da nCoV: spetterà ai dirigenti scolastici che vengano a conoscenza dalla famiglia dell'imminente rientro a scuola di un bambino/studente proveniente dalle aree interessate dall'epidemia informare il Dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento. Nel caso in cui lo studente (nei 14 giorni precedenti il suo arrivo) sia stato nelle aree della Cina interessate dall'epidemia, il Dipartimento mette in atto insieme alla famiglia una sorveglianza attiva e quotidiana per la valutazione della eventuale febbre e di altri sintomi nei 14 giorni successivi all'uscita dalle aree a rischio o ogni altro protocollo ritenuto opportuno. Se si configura un "caso" così come definito dall'Oms, si avvia il percorso sanitario previsto. Ad ogni modo - prescrive ancora la circolare - il dipartimento di prevenzione «propone e favorisce l'adozione della permanenza volontaria, fiduciaria, a domicilio, fino al completamento del periodo di 14 giorni, misura che peraltro risulta attuata volontariamente da molti cittadini rientrati da tali aree».
Contestualmente, la task force che si riunisce giornalmente al ministero della Salute ha «valutato il rafforzamento della formazione specifica sul nuovo coronavirus 2019-nCov per medici, infermieri e professionisti sanitari, in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti tra cui ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Inmi Spallanzani e con il contributo
fondamentale degli ordini professionali».

L'allarme dell'Oms sulla diffusione anche tra chi non abbia viaggiato in Cina. La diffusione del nuovo coronavirus al di fuori della Cina potrebbe aumentare con la trasmissione della malattia da parte di persone che non hanno mai viaggiato in questo paese, ha avvertito domenica il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). «Ci sono stati casi inquietanti della diffusione di #2019nCoV da parte di persone senza storia di viaggio» in Cina, ha twittato Tedros Adhanom Ghebreyesus . Mentre la diffusione dell'epidemia al di fuori della Cina sembra piuttosto moderata, Tedros ha avvertito che potrebbe accelerare: «Il contenimento (del virus) rimane il nostro obiettivo, ma tutti i Paesi devono usare la finestra di opportunità creata dalla strategia di contenimento per preparare l'eventuale arrivo del virus». Una "missione internazionale di esperti" dell'Oms guidata da Bruce Aylward, un veterano che ha lavorato su altre emergenze sanitarie, è intanto partita il 9 febbraio per la Cina, dove prevede di aiutare a coordinare una risposta alla crisi sanitaria iniziata alla fine del 2019.


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