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Vaccini Covid/ Bonomi: l'hub di Confindustria simbolo dell'impegno delle imprese

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

"Per me è un onore e un privilegio testimoniare con orgoglio il senso di responsabilità che le imprese hanno dimostrato da più di un anno per aiutare a uscire dalla crisi sanitaria. Questo hub è simbolo con cui vogliamo testimoniare l'impegno di Confindustria e delle imprese a supporto del Paese e a fianco delle istituzioni".Così il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, ha inaugurato il nuovo hub vaccinale allestito nella sede dell'associazione a Roma, presso l'Auditorium della Tecnica, accompagnato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, dal commissario per l'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo e dall'assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Sarà proprio la Regione Lazio a gestire il nuovo punto di somministrazione dei vaccini anti-Covid.

"Dobbiamo continuare ad accelerare e non abbassare la guardia - ha aggiunto Bonomi - perché il paese non è ancora uscito dalla pandemia: siamo sulla giusta strada ma non siamo ancora fuori, anzi giugno e luglio saranno determinanti per impegnarci ancora più fondo".

Bonomi ha poi ricordato come l'accordo sui vaccini in azienda "sia la più grande testimonianza di collaborazione tra istituzioni e imprese" nonché "il grande senso di responsabilità che le imprese hanno dimostrato da un oltre un anno per partecipare al lavoro svolto dalle istituzioni per uscire dalla crisi più drammatica degli ultimi settant'anni". "A fianco delle istituzioni - ha aggiunto il presidente di Confindustria - oltre 7.000 imprese hanno dato la propria disponibilità come hub di collettività perché questo è quanto serve per uscire dalla crisi".

Oggi, però, occorre guardare alla ripartenza e " sfruttare la grande occasione per fare le riforme che il paese attende da 25 anni. Prima c'era la scusa delle risorse, ora quell'alibi non c'è più". "Abbiamo iniziato la strada della ripresa - ha aggiunto Bonomi - anche il governatore della Banca d'Italia Visco lo ha detto ieri nella sua relazione. Sono molto contento dei dati del lavoro nel primo trimestre, 130mila occupati in più, segno che la ripresa sta generando occupazione". Tuttavia, "non bisogna abbassare la guardia: le imprese hanno ripreso ad investire dopo il 2020 ma c'è necessità di dare stimoli importanti nella speranza che il rimbalzo del Pil sia maggiore del 4% che tutti stimano".

Dal canto suo il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha parlato di "ragionata fiducia nei prossimi mesi". "Sono sempre molto cauto e prudente - ha aggiunto - ma credo che, restando con i piedi per terra, possiamo dare un messaggio di ragionata fiducia. Ancora il virus circola, ma con i vaccini siamo riusciti a ridurre i ricoveri e anche i decessi che purtroppo continuano ad essere alti". Speranza ha quindi lanciato la proposta di un "patto che riunisca l'Italia per superare questa drammatica crisi" sul modello dell'accordo siglato un anno fa e rinnovato da poche settimane sulla sicurezza nei posti di lavoro "che ha permesso alle aziende di continuare la produzione evitando al virus di dilagare". Anche per Speranza, grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza è arrivata l'ora di "chiudere la stagione dei tagli e aprire quella degli investimenti in sanità".

Per il commissario straordinario all'emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, "giugno sarà il mese della spallata con oltre 20 milioni di vaccini in arrivo mentre è già in corso la più grande consegna di vaccini Pfizer arrivata in Italia pari a 3,4 milioni di dosi".
"Siamo a 2.658 punti vaccinali attivi in tutta Italia - ha aggiunto il commissario - e circa 800 se ne aggiungeranno, di cui 212 di Confindustria. L'Italia ha senso di responsabilità e volontà e sta dimostrando che uniti si vince". Figliuolo, inoltre,ha ricordato che sono "35 milioni gli italiani vaccinati, di cui 23 milioni con la prima dose". "Abbiamo vaccinato il 91% degli over 80 e il 71% degli over 60 - ha detto - ma dobbiamo ancora combattere".

Anche per l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, "è il momento di imprimere un'accelerazione, con giugno e luglio che saranno mesi decisivi per la lotta al Covid". "Guai a pensare che con dati positivi, contagi e incidenza in calo possiamo anche a fare di meno di vaccinarci - ha sottolineato - sarebbe un grande errore". Nel Lazio, ha ricordato l'assessore "nelle prossime 24 ore un adulto su 2 avrà ricevuto una dose di vaccino mentre oltre il 23% avrà ricevuto la doppia dose". Sono, invece, oltre 40mila i ragazzi che hanno prenotato la dose di vaccino in vista dell'esame di maturità. " Per le vaccinazioni ai maturandi c'è molto entusiasmo - ha sottolineato - abbiamo superato le 40mila prenotazioni e oltre al vaccino doniamo anche la Costituzione". D'Amato, infine, ha rilanciato Roma come sede dell'Agenzia europea per la sicurezza sanitaria (Hera) . "Speriamo nel sostegno di tutti - ha concluso - perché Roma e il Lazio sono pronti a ospitare questa agenzia, un elemento importante di contrasto alle pandemie e suggello all'impegno messo in campo per contrastare l'epidemia".


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