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Covid/ Iss-Salute: il virus rialza la testa in Europa e in Italia l'età media dei contagi è di 28 anni

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

In alcuni paesi europei come Spagna, Grecia (Creta) e Olanda, i contagi sono in crescita e la curva comincia a muoversi anche in Italia. Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro in una conferenza stampa sul monitoraggio settimanale." La maggioranza delle regioni - ha detto - ha una nuova crescita di casi con un incidenza maggiore nella fascia d'eta 10-19 e 20-29. E' la popolazione giovanile, dunque, a contrarre principalmente il virus". L'età media dei contagi è di 28 anni mentre quella del primo ricovero è di 50 anni; quella dei decessi, invece, resta fissata sopra i 70 anni.

Le prospettive non sono rosee. Anche perché il numero dei comuni con almeno un caso positivo non decresce, al contrario "si è passati dai 2.167 comuni con casi positivi della scorsa settimana agli attuali 2.267" con una "imminente prevalenza della variante Delta" che contagia il 60% in più di quella Alfa. Così, secondo Brusaferro, l'indice Rt proiettato alla prossima settimana passerebbe dall'attuale 0,91 a 1,24 seguito, inevitabilmente, da una crescita dei ricoveri. "L'evoluzione nel mese di agosto - ha spiegato - si prospetta con una crescita dell'occupazione in terapia intensiva e area medica ma comunque inferiore alle soglie critiche del 30% e 40%, ma è possibile che si superi il 10% di occupazione con centinaia di persone ricoverate".

"Questo è ovviamente lo scenario peggiore", ha precisato il presidente dell'Istituto superiore di sanità secondo cui l'aggressiva variante Delta "è destinata a crescere e in altri Paesi e sta portando un grande aumento di nuovi casi: è quindi importante tracciare i contatti e prevedere le quarantene ed è opportuno raggiungere quanto prima la copertura vaccinale con la doppia dose". All'appello mancano 2,5 milioni di over 60 che ancora non hanno fatto la prima dose. "E' opportuno raggiungere quanto prima la copertura vaccinale con la doppia dose nelle fasce d'età delle persone più fragili - ha sottolineato - . Abbiamo un quota importante di over 60 che non hanno ancora iniziato il ciclo vaccinale. Questa è una delle priorità che dobbiamo affrontare nelle prossime settimane".

Brusaferro è intervenuto anche sui parametri che devono guidare le scelte in tema di misure anti-Covid. "C'è un tavolo tecnico che coinvolge le Regioni, il ministero della Salute e l'Istituto superiore di sanità, che sta lavorando e anche in questi giorni si sta riunendo - ha aggiunto - . Sono previsti anche la prossima settimana degli incontri. Il tema dell'impatto delle varianti"di Sars-CoV-2 sulla popolazione è importante ed è un fattore che stiamo tutti valutando, anche sulla base dell'esperienza di altri Paesi con curva epidemica qualche settimana avanti alla nostra. Certamente avere una parte importante della popolazione vaccinata è in grado di influenzare pesantemente il possibile accesso ai servizi sanitari, laddove soprattutto la popolazione anziana raggiunge le due dosi. Ed è una cosa che stiamo valutando".

Anche per il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, occorre continuare a vaccinare con un trend di 500mila somministrazioni al giorno. "Quando si comincerà a vaccinare un numero sostanzioso di giovani - ha spiegato - allora comincerà a rallentare anche la corsa del virus. Abbiamo il vaccino e dovremmo aver protetto gran parte delle persone che andavano protette con più urgenza. Continuando, riusciremo anche a mettere un ostacolo alla circolazione virale. Ma dobbiamo essere cauti quando vediamo aumentare l'incidenza. Fortunatamente non vediamo al momento nessun carico sui sistemi sanitari. Continuiamo a vaccinare e a tenere comportamenti prudenti".

Anche l'agenzia europea per le malattie prevede un forte aumento dei casi di Covid: quasi cinque volte di più, entro il 1 agosto rispetto ai livelli della settimana scorsa. Secondo il rapporto settimanale del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), infatti, si registreranno 420 casi di Covid ogni 100.000 abitanti, rispetto a poco meno di 90 della scorsa settimana.



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