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Green Pass, Sileri: Non ci convivremo per sempre, svolta nel 2022. Poi: oltre 600mila interventi chirurgici rinviati per la pandemia

di Radiocor Plus

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Il Green Pass non è un passaporto che dura 10 anni, avrà una scadenza. Non vivremo per sempre col green pass, è temporaneo e vedrà una fine quando si chiuderà la fase pandemica del virus. Tutto dipenderà dalla circolazione del virus, quando si passerà da una pandemia a una endemia con una circolazione minima del virus allora a quel punto il Green Pass non servirà più. Credo che il 2022 sarà davvero l'anno della svolta». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto a 24 Mattino su Radio 24. Quanto alla rimodulazione della quarantena, «io credo che arriveremo a togliere la quarantena ai vaccinati passando per una ulteriore riduzione. È un momento di transizione questo, le cose stanno andando molto bene, osserviamo ciò che accadrà nelle prossime settimane come contagi dopo aver riaperto tutto comprese le scuole, poi penso sia auspicabile e di buonsenso liberare chi è vaccinato dalle quarantene», ha detto ancora Sileri. Perché non viene fatto subito? «Perché vi è sempre il rischio di varianti - ha risposto il sottosegretario - stiamo monitorando l'eventuale presenza di varianti, le vaccinazioni stanno andando molto bene ma è così in tutti i paesi del mondo».
Intanto, «i numeri delle prestazioni rinviate causa Covid sono anche maggiori di quelli denunciati dai medici - ha affermato Sileri parlando dei danni della pandemia - perché questo è un conteggio limitato al 2020, c'è anche un conteggio del 2021 con un numero di interventi chirurgici stimato intorno ai 600.000 tra cui purtroppo anche patologie oncologiche e trapianti. Questo dato - ha aggiunto - è la somma delle prestazioni mancate nel 2020 e in parte del 2021, stiamo completando la revisione per capire il numero esatto ma è una cifra superiore alle 600.000 e sono saltati interventi non solo per patologia benigna ma anche per patologie più gravi, i cosiddetti interventi di Classe A, che devono essere svolti entro un tempo ben determinato, tra cui purtroppo anche patologie oncologiche e trapianti».


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