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Speranza: in autunno campagna vaccinale contro le nuove varianti, lottare per mantenere pubblico il Ssn

di Red.San.

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La guerra in Ucraina ha sostituito il tema del Covid, ma il virus non è scomparso e resta una sfida di queste settimane". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo a Napoli al 25° Congresso di Anaao Assomed, il sindacato dei medici del Servizio sanitario nazionale, sottolineando che "dovremo anche prepararci per una campagna di vaccinazione in autunno, che dovrà vederci ancora protagonisti, chiaramente con i vaccini adattati alle nuove varianti".

"Probabilmente - ha aggiunto il ministro - senza la dura lezione del Covid non saremmo riusciti a passare da 114 miliardi nel 2019 a 124 miliardi di oggi sul Fondo sanitario nazionale. Ora è il momento di battere il ferro perché ora la nostra voce è più forte e le risorse che abbiamo non bastano". Prima del Covid-19, ha ricordato ancora Speranza, "la sanità, nonostante gli sforzi di tutti quelli che ci lavorano dentro e di chi se ne è occupato, era tutto sommato abbastanza in un cantuccio, basta vedere la storia degli investimenti in vari ambiti". Nelle ultime tre leggi di bilancio, invece, "il Fondo sanitario nazionale è cresciuto di 10 mld". Per il ministro siamo in "un momento cruciale" in cui "la prima grande sfida sono le risorse. Dobbiamo ancora spingere e io farò il possibile, perché le risorse sono un punto fondamentale".

Risorse e riforme che devono continuare a garantire "l'universalità del Servizio sanitario nazionale". Per Speranza si tratta di "un modello e di un patrimonio prezioso che l'Italia deve difendere con il coltello tra i denti".

Per Speranza (" l'ho già detto al Consiglio dei ministri"), se il Pil dell'Italia nel 2021 è cresciuto del 6,6% "è perché abbiamo un grande Ssn, nonostante i problemi enormi e la sofferenza sulle spalle di chi vi lavora". Il ministro, dunque, dal palco di Napoli ha lanciato la proposta di un "Patto Paese in cui si dica che per la ripartenza dell'Italia la prima mattonella è la costruzione di un Ssn più forte", che si realizza con "più risorse, anzitutto, poi con il coraggio delle riforme, a cominciare dal territorio e dal personale, infine con la continuità, non il cambiamento, dell'impianto valoriale fondamentale del nostro sistema". Per Speranza "l'obiettivo di fondo è lavorare ogni giorno per avvicinare la vita delle persone ai principi del nostro Ssn e del nostro articolo 32".


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