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Schillaci: salute orale nell'agenda del governo, accesso alle cure per le fasce più deboli

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"La salute orale è un tema dell'agenda di Governo e necessita di un programma di odontoiatria sociale che preveda sia campagne di prevenzione che campagne terapeutiche (ad esempio, il ripristino degli elementi dentali con protesi), con l'obiettivo di garantire e consentire l'accesso alle cure odontoiatriche in particolare alle fasce deboli della popolazione come i bambini e, dato il progressivo invecchiamento popolazione, gli anziani". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, nel suo intervento alla presentazione della Giornata mondiale di promozione della salute orale, promossa a Roma dall'Aio, l'Associazione italiana odontoiatri. "E' evidente, quindi, che ci troviamo di fronte ad una sfida importante, da affrontare insieme - ha aggiunto - Una prima proposta di revisione delle attuali prestazioni Lea in tema di salute orale, che stiamo valutando, è stata portata alla mia attenzione dal Consiglio superiore di sanità dove è stato istituito un Gruppo di lavoro, coordinato dal professor Gherlone, che vede coinvolte tutte le principali componenti dell'odontoiatria italiana".

"Ma penso anche, ad esempio - ha precisato - a iniziative di tipo sociale incentrate sulla sinergia tra strutture pubbliche, università ed industria, unitamente all'applicazione delle nuove tecnologie digitali che consentirebbero abbattere diversi i costi, per mettere in condizione le strutture coinvolte di proporre prestazioni odontoiatriche a prezzi calmierati, accessibili a gran parte della popolazione oppure, in alcune particolari situazioni, essere inserite in programmi pilota con costi ulteriormente ridotti".

Il settore dentale è un comparto strategico per la salute della popolazione, che solo in Italia vale circa 15 miliardi di euro tra prestazioni, manufatti protesici, dispositivi medici su misura, apparecchiature e materiali e servizi, ha ricordato Schillaci, con oltre 180mila addetti (dentisti, igienisti e personale ausiliario, odontotecnici e dipendenti dell’industria e della distribuzione di prodotti e tecnologie).
Le malattie orali, tuttavia, "costituiscono un significativo problema di salute pubblica in costante crescita e secondo il più recente Report dell'Organizzazione mondiale della Sanità coinvolgono almeno metà della popolazione mondiale pari 3,5 miliardi di persone nel 2019". Con l'approvazione della Resolution on Oral Health, l'Oms ha ufficialmente riconosciuto la salute orale come parte integrante del benessere generale della persona. In Italia il 36,1% dei bambini - oltre 1 milione e 800mila - è portatore di carie non trattata dei denti decidui; percentuale solo leggermente inferiore (29,6%) negli adulti (16 milioni e 900mila con carie non trattate). Per non parlare dell’edentulismo totale o parziale: 6 milioni e 300mila adulti sopra i 20 anni di età non hanno denti o gliene restano almeno 8 su 32.

"L’applicazione costante di semplici ed economiche misure di prevenzione personale - ha concluso Schillaci - unita a controlli regolari, potrebbe evitare, o almeno ridurre o procrastinare, la necessità di cure più complesse, talora non pienamente risolutive, e con costi largamente più elevati (circa 19 miliardi di spesa annua, dei quali oltre il 95% direttamente a carico dei cittadini)".


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