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Riforma Anziani, Meloni annuncia il decreto attuativo in Consiglio dei ministri e spiega la nuova "prestazione universale"

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«Annuncio che il decreto legislativo in attuazione della delega in materia di politiche in favore delle persone anziane «arriverà domani in Consiglio dei Ministri per l'approvazione. Il decreto stanzia complessivamente oltre un miliardo di euro per i primi due anni». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, in un passaggio del question time in Aula alla Camera. Si tratta di «risorse che servono a garantire all'anziano una vita serena, attiva e dignitosa, nello specifico garantendo, dove è possibile, il diritto di continuare a vivere e a curarsi nella propria casa, semplificando e rafforzando l'accesso ai servizi ma anche le procedure di valutazione della persona non autosufficiente, introducendo, in via sperimentale e a scelta del cittadino, una prestazione universale graduata in base al bisogno per gli anziani non autosufficienti più gravi, più anziani e in maggiori difficoltà economiche che consiste nell'aumento di circa il 200 per cento dell'importo dell'assegno di accompagnamento e progetti di coabitazione per gli anziani soli, perché possano avere una casa propria senza per questo dover rinunciare a socializzare o ad avere i servizi necessari». «L'annuncio del Presidente del Consiglio Meloni sull'arrivo nel Consiglio dei ministri di domani del decreto legislativo attuativo del Patto per la Terza Età è un'ottima notizia per i cittadini. È un provvedimento estremamente innovativo che punta a costruire un nuovo modello di welfare e che permetterà di dare risposte concrete ai bisogni dei nostri oltre 14 milioni di anziani, di cui 3,8 non autosufficienti», dichiara la viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci (FdI) cui in questi mesi ha fatto capo il lavoro sul Dlgs. «Il Governo Meloni - prosegue - ha scelto di stanziare oltre un miliardo per i primi due anni e avvia la sperimentazione di una prestazione universale, a scelta del cittadino e graduata in base al bisogno, che consentirà di aumentare di oltre il 200% l'assegno di accompagnamento a una prima platea di più anziani, più gravi e più poveri. È una riforma di cui andiamo orgogliosi, che l'Italia aspettava da oltre 20 anni e che segna un'altra tappa nel percorso di questo Governo per essere al fianco dei nostri anziani, delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie. È un cammino che non si fermerà e che proseguirà in tutta la legislatura».



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