Europa e mondo

Cattolica: un progetto europeo valuterà l’efficacia e l’affidabilità delle tecnologie sanitarie

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App, visite da remoto, intelligenza artificiale a scopo diagnostico, e più in generale a supporto dei clinici nello scegliere le cure migliori per ciascun paziente: questo e molto altro caratterizzerà la sanità del futuro e conterà sempre di più. Diventa, quindi, cruciale saper valutare l’efficacia e l’affidabilità delle tecnologie digitali.
Un progetto di ricerca europeo svilupperà e metterà a disposizione nei prossimi quattro anni metodi e strumenti operativi per l’Health Technology Assessment (HTA) applicato alle tecnologie sanitarie digitali (DHTs).

Il progetto, intitolato The first European Digital Health Technology Assessment framework co-created by all stakeholders along the value chain (EDiHTA) – e finanziato con 8 milioni di euro dall’Unione europea nell’ambito di Horizon - ha come centro coordinatore l’Università Cattolica, campus di Roma. Il progetto EDiHTA vede, infatti, come Principal investigator (PI) il professor Americo Cicchetti, ordinario di Organizzazione aziendale dell’Università Cattolica e attualmente direttore generale alla Programmazione del ministero della Salute, e come co-PI il professor Dario Sacchini, associato Medicina legale all’Università Cattolica e bioeticista. Il consorzio di EDiHTA comprende 16 partners da 10 Paesi europei (Belgio, Danimarca, Germania, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Spagna, Svizzera) con expertise nel campo dell’HTA e non solo. Partecipano università, agenzie di HTA, ospedali e una associazione di pazienti, una NGO specializzata in HTA, una società di “global quality assurance and risk management”, l’European Institute of Technology, l’European Patients’ Forum e l’European Health Management Association.

ASSISTENZA SANITARIA DIGITALE

I sistemi sanitari di tutto il mondo sono costantemente sotto pressione per fornire servizi di alta qualità. L’adozione di soluzioni di telemedicina, App per la salute e di strumenti basati sull’intelligenza artificiale può non solo migliorare la qualità delle cure, ma anche ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure e contenere i costi.

Sebbene la digitalizzazione in sanità sia iniziata lentamente diversi anni fa, nel 2020 la pandemia da COVID-19 ha imposto un’accelerazione della “trasformazione digitale” dei servizi sanitari. In Italia, le cartelle cliniche elettroniche, i pagamenti online e le prescrizioni digitali sono state rapidamente implementate in tutto il Paese. Significativi sono gli ultimi dati a disposizione sull’adozione delle DHTs da parte di medici ed infermieri, specialmente in realtà come i Paesi Bassi dove il 97% dichiara di utilizzarle regolarmente. Le DHTs possono essere strumenti rivoluzionari per rispondere alle varie sfide che la sanità sta affrontando, ma le attuali metodologie di HTA non sono in grado di coglierne adeguatamente il reale valore aggiunto.

IL PROGETTO

EDiHTA proporrà dunque il primo “framework” europeo di HTA - specificamente dedicato alle DHTs - flessibile, inclusivo, validato e operativo. Tale “framework” consentirà di valutare diverse DHTs (telemedicina, mApp, IA) sia a diversi livelli di sviluppo sia territoriali (nazionale, regionale e locale) e istituzionali, come gli ospedali.Il Progetto coinvolge tutti coloro che hanno a che fare con l’assistenza sanitaria - medici, pazienti, politici - e lo sviluppo delle DHTs, per contribuire alla creazione e alla sperimentazione di EDiHTA. Il “framework” di HTA verrà testato in ospedali in tutta Europa in stretta collaborazione con gli sviluppatori e i decisori. L’obiettivo finale è creare un sistema che aiuti a prendere decisioni mirate su quali tecnologie sanitarie digitali investire e su come integrarle al meglio nel percorso clinico dei pazienti. Questo “framework” funzionerà in modo digitale e potrà essere adattato alle diverse situazioni sia che si tratti di decidere la politica sanitaria sia di gestire gli ospedali o di prendere decisioni sulla cura dei singoli pazienti.


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