Sentenze

Cassazione, società (dentistica) abusiva: i redditi non sono del medico

Se una società non può esercitare attività odontoiatrica e fattura illegittimamente, i dentisti che hanno curato i pazienti non possono essere chiamati a rispondere dei redditi societari «in modo fiscalmente autonomo».

La Cassazione (sentenza n. 20262/2013, depositata il 4 settembre) ha accolto il ricorso di un medico che, dopo le contestazioni della Guardia di finanza a una Sas per lo svolgimento abusivo di attività odontoiatrica, si era visto addebitare le prestazioni fatturate dalla società nonostante avesse a sua volta emesso regolare fattura alla società.

La Commissione tributaria provinciale gli aveva dato ragione, ma quella regionale aveva accolto l'appello proposto dall'agenzia delle Entrate. Di qui il ricorso del medico in Cassazione, che ora chiarisce come «il reddito invalidamente conseguito da una società per lo svolgimento di attività professionale "protetta" non può imputarsi, solo ed esclusivamente a causa della nullità del rapporto contrattuale e in mancanza di ulteriori e diversi elementi che tale imputazione legittimino, al professionista che ha svolto detta attività fatturata, in favore della società»