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Intolleranza al lattosio: l'importanza di assumere integratori di lattasi nella dieta

di Paolo Castiglia

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Intolleranza al lattosio. Si stima che in Italia ne soffra circa il 50% della popolazione. Tutto nasce dalla mancanza totale o parziale dell’enzima lattasi - ß-galattosidasi - che si trova sulla superficie delle cellule che rivestono l’intestino.
La lattasi ha il compito di scindere il lattosio (zucchero complesso) in due zuccheri semplici (galattosio e glucosio), più facilmente assorbibili dall’intestino. I principali sintomi, derivanti dalla fermentazione batterica conseguente alla mancata digestione di lattosio, sono dolori addominali crampi formi, meteorismo, diarrea e/o stipsi, nausea, senso di gonfiore gastrico, tensione intestinale.
Maria Sole Facioni, presidente e fondatrice di AILI, Associazione Italiana Latto-Intolleranti Aps, spiega che “se si sospettano i sintomi è necessario andare a fare test, che sono il Breath test e il test genetico. Una volta ricevuta la diagnosi, la principale terapia consiste nella dieta da associare all’integrazione di lattasi ossia dell’enzima che agli intolleranti manca, quindi la supplementazione con integratori a base di questo enzima”.
Oggi in commercio ce ne sono diversi, secondo le indicazioni EFSA devono contenere almeno 4.500 unità FCC enzimatiche all’interno per potersi definire un integratore a base di lattasi che migliora la digestione del lattosio nei soggetti latto-intolleranti.
“Si differenziano principalmente sia per l’origine che per il contenuto di lattasi e anche per la durata di azione – ancora spiega Facioni – e abbiamo dati su quanto e come gli intolleranti utilizzano integratori di lattasi grazie all’indagine che abbiamo condotto su circa 1.800 persone intolleranti al lattosio, tramite la somministrazione di un questionario preliminare. Dalla ricerca emerge che nonostante sia abbastanza noto come strumento, molti soggetti intolleranti rinunciano all’acquisto: circa il 35% degli intervistati non la assume perché non sa usarlo o perlomeno non ha ricevuto le giuste indicazioni da parte del medico o del farmacista per poterlo utilizzare. Noi, come associazione, ci troviamo quasi giornalmente a dare indicazioni, abbiamo fatto anche un ebook su queste informazioni: “come assumerlo”, “quanto tempo prima assumerlo”, “quanto dura l’effetto”. Stiamo studiando anche l’interazione con cibi acidi piuttosto che con bevande etc. per avere maggiore conoscenza e fornire ai soggetti intolleranti maggiori istruzioni. Sono quindi necessari interventi per favorire la conoscenza di questi strumenti per i pazienti”.
Antonietta Antonini, responsabile Ricerca&Sviluppo di Erba Vita, spiega a sua volta che “in collaborazione con la Valpharma International, azienda farmaceutica del Gruppo Valpharmache si occupa della produzione di farmaci a rilascio modificato, è stato formulato l’integratore Lattasi. Si tratta di un integratore a base, appunto, di lattasi, che è l’enzima che ha proprio il compito di scindere il lattosio nei due zuccheri semplici rendendolo più facilmente assorbibile da parte dell’intestino. L’integratore, ha una formulazione particolare, a doppio rilascio crono-programmato prolungato, in modo da avere, fino a 3 ore dall’assunzione, una copertura da ingerimento di altro lattosio”.


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