Europa e Mondo

Le politiche sanitarie in tempo di crisi e la prevenzione dell'obesità al centro del Consiglio dei ministri della Salute Ue

di Barbara Gobbi

L'impatto della crisi economica sulle politiche per la salute. Ma anche, paradossalmente, l'altra faccia della medaglia: le azioni di prevenzione dell'obesità soprattutto infantile nei Paesi dell'Unione europea. Sono questi i temi principali al centro del Consiglio informale dei ministri della Salute dell'Unione europea, in corso a Dublino.

Gli effetti della crisi stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante - dopo un'iniziale sottovalutazione del problema - sui tavoli di discussione a livello europeo. Come rilevato dal settimanale "Il Sole-24Ore Sanità", che al tema ha dedicato un'inchiesta, i contraccolpi delle politiche di austerità imposte dalla troika (Unione europea, Bce e Fmi) non si limitano più soltanto alla Grecia, dove gli effetti sono pesantissimi e in via di ulteriore peggioramento. A essere "contagiati" dai tagli su farmaci, personale e assistenza in ospedale e sul territorio sono ormai anche Spagna e Portogallo e la stessa Irlanda, titolare in questo semestre della presidenza Ue. E in generale venti di privatizzazione spirano ovunque, incluso quel Regno Unito dove dal 1° aprile entrerà in vigore la riforma del Nhs.

La ricetta anti-crisi, avvertono però i pochi studi sulla crisi a oggi realizzati in Europa, dovrebbe se mai mirare a tutelare e a valorizzare il bene salute, con politiche lungimiranti piuttosto che di breve respiro, capaci di innescare circoli virtuosi di miglioramento delle condizioni della popolazione.

Un fattore-chiave è la prevenzione, l'altro macro tema al centro dei lavori di oggi e domani. «Da Dublino deve venire un forte grido d'allarme sull'aumento dell'obesità, soprattutto infantile nei Paesi dell'Unione Europea», ha spiegato Renato Balduzzi nel corso del suo intervento al Consiglio informale del Ministri della Salute dell'Ue. «I trend europei sono purtroppo simili, in tema di sovrappeso e di obesità, a quelli nordamericani», ha sottolineato Balduzzi. Che nel corso del suo intervento ha insistito sulla necessità di stili di vita migliori: «La qualità del cibo è decisiva e dunque bisogna impegnarsi in tre campi: cibo buono, qualità nutrizionale e sicurezza alimentare». Dal ministro, ancora, la proposta di avviare una riflessione su una sorta di "bollino di qualità nutrizionale europeo" in modo da coinvolge anche i produttori sulle quantità di zucchero e di grassi saturi oltre che di sale.

Sempre in tema di prevenzione, i ministri parleranno di disturbi della comunicazione, autismo compreso, nei bambini e delle infezioni nei luoghi di cura. Infine il Consiglio proseguirà nella discussione sulla proposta di nuova Direttiva europea sulla protezione della popolazione dal fumo attivo e passivo.