In Parlamento

Non autosufficienza: nuova ipotesi per reperire risorse senza gare sui farmaci equivalenti

«Viste le difficoltà, emerse anche nel dibattito di questi giorni, nell'individuare le strade per reperire risorse nella legge di stabilità da destinare all'assistenza domiciliare, sanitaria e socio-sanitaria, a favore delle gravi non autosufficienze, i componenti Pd della Commissione Sanità del Senato hanno consegnato ai relatori del provvedimento una nuova ipotesi di lavoro per garantire un adeguato stanziamento di fondi per la non autosufficienza». Ad annunciarlo è una nota firmata da Emilia Grazia De Biasi, Nerina Dirindin, Annalisa Silvestro, Giuseppina Maturani, Amedeo Bianco, Manuela Granaiola, Donella Mattesini e Venera Padua, firmatari dell'emendamento contestatissimo sulle gare per i farmaci off patent scritto, appunto, con analogo scopo, che - come anticipato su questo sito seguendo l'andamento politico del dibattito (VEDI ) - non avrebbe davvero una strada in discesa verso una eventale approvazione.

«I senatori Pd - si precisa nella nota dei firmatari della nuova proposta - hanno individuato anche le coperture finanziarie tenendo fermo il principio che ogni risparmio effettuato nel Sistema sanitario nazionale debba rimanere all'interno del Ssn. Si tratta di un obiettivo irrinunciabile e, considerato che il Governo sta provvedendo a coperture che riguardano gli aspetti sociali della questione, intendono garantire maggiori risorse anche per il versante sanitario e socio-sanitario. Il Pd ha da sempre lavorato per assicurare questo tipo di assistenza come dimostrano i tanti emendamenti presentati sin da subito, prima delle dolorose manifestazioni dei malati davanti alla Camera e al Senato e come testimoniano le esperienze più avanzate di assistenza personalizzata a domicilio sviluppati in alcune regioni. Tutto ciò consapevoli che per le gravi non auto sufficienze c'è bisogno percorsi assistenziali che comprendano trattamenti medici, riabilitativi e infermieristici integrati da prestazioni socio sanitarie, di aiuto personale e assistenza tutelare. Insomma, di un sistema integrato di servizi erogato secondo i modelli assistenziali scelti dalle singole Regioni».

Nasce il «bilancio Lea»
Intanto in commissione Bilancio a Palazzo Madama è approdato un altro emendamento "sanitario" (primo firmatario Luigi d'Ambrosio Lettieri) per realizzare un nuovo strumento, il «bilancio Lea». Il suo scopo è monitorare in modo sistematico i livelli essenziali di assistenza con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'assistenza e dell'appropriatezza delle prestazioni erogate dal Ssn, realizzando un'analisi comparativa tra le diverse realtà regionali e la verifica della coerenza tra prestazioni erogate e relativi costi per il contenimento della spesa sanitaria. Per realizzare il nuovo meccanismo la spesa prevista è di un milione l'anno a partire dal 2014 e la copertura indicata si ottiene con la riduzione di 3 milioni dello stanziamento delle risorse in capo al ministero dell'Economia.