In Parlamento

Stabilità: farmaci e disabilità in primo piano alla Camera

di Sara Todaro

Payback, registrazione degli omeopatici, Pht, ricette per principio attivo e Fondo per la non autosufficienza ancora mattatori tra gli argomenti di interesse sanitario all'esame della commissione Bilancio della Camera, che ha concluso oggi il vaglio dell'ammissibilità sugli emendamenti alla Legge di Stabilità 2014 (C1865). Nessun emendamento sulle gare farmaceutiche. Domattina le "nomination" dei Gruppi.

Pacchetto farmaci senza gare. Quattro le questioni che coinvolgono il capitolo della farmaceutica, nel quale contrariamente alle attese, non figurano proposte emendative in tema di gare farmaceutiche. In primis il Pht oggetto di un emendamento a firma Monchiero (Scelta Civica) che punta a cancellare la novità introdotta in sede d'esame al Senato in base alla quale l'Aifa dovrebbe affidare tutti i farmaci off patent (generici e brand) alla distribuzione in regime convenzionato tramite le farmacie. Gettonatissimo il tema dell'esclusione dal pay back dei farmaci orfani e orphan like: la proposta è contenuta in un emendamento dellla XII Commissione (Affari sociali) e in analoghi emendamenti proposti da Binetti (Scelta Civica), Bargero (Pd), D'Incecco (Pd). Ancora in tema di pay back l'emendamento Cecconi (Cinque Stelle) che ne introduce l'automatismo, escludendo che siano le aziende a dover fare richiesta di adesione.

Sempre in tema di ripiani dell'extratetto a carico delle aziende farmaceutiche l'emendamento proposto da Calabrò e Leone (Nuovo Centrodestra) in cui si prevede dal 2014 la compensazione tra le aziende farmaceutiche che costituiscono società controllate e la società controllante. Stessa accoppiata - Calabrò e Leone - per l'emendamento recante commi aggiuntivi al 138 riguardantii medicinali emoderivati, con cui si prevede un meccanismo di compensazione interregionale per le eccedenze di plasma. Titolare invece Fossati (Pd) di un articolato emendamento che introduce modifiche alle procedure di registrazione degli omeopatici a valere dal 2015 e fissa rispettivamente in 800 e 1.200 euro la tariffa di rinnovo dell'autorizzazione per l'omeopatico unitario e per quello complesso.

Ancora Cecconi (Cinque Stelle) propone tre commi aggiuntivi al 284 prevedendo che il medico indichi in ricetta il principio attivo per i pazienti naive affetti da patologia cronica nonché l'emanazione nel giro di un anno di un decreto ad hoc sui farmaci monodose.

Non autosufficienza: l'altalena dei fondi. Tema caldissimo anche quello del Fondo per la non autosuficienza oggetto di quattro proposte emendative: Marco Di Stefano (Pd) ne amplia gli interventi oltre che ai malati di Sla anche ai pazienti post-comatosi; Di Vita (Cinque Stelle) lo aumenta di 100 milioni diminuendo i fondi per le scuole paritarie; aumento di 100 milioni anche per Nicchi (Sel) che destina le risorse agli interventi domiciliari per disabilità gravi e gravissime, Sla compresa; 50 milioni in più subito e 35 l'anno dal 2015 al 2024, infine, l'umento proposto da Rondini (Lega Nord).

Ancora in tema di finanziamenti da segnalare l'emendamento Tullo (Pd) con 5 milioni di euro per il Gaslini per ciascuno degli anni dal 2014 al 2016 e l'emendamento Rondini (Lega Nord), sempre a lunga scadenza, per Bambin Gesù, Gaslini, Regina Margherita e Mangiagalli: 80 milioni nel 2014 e 35 l'anno dal 2015 al 2024. Modifica di finanziamenti anche nell'emendamento Borghesi (Lega Nord) che modifica il finanziamento dell'attività di monitoraggio e revisione dei fabbisogni e dei costi standard dei servizi resi da Regioni e enti locali attestandolo a quota 1 milione per il 2013.

Ritocchi su screening e anagrafe. Modifiche in pista anche al capitolo degli screening neonatali: un emendamento a firma Nicchi (Sel) li amplia anche alla diagnosi precoce della sordità infantile; due emendamenti, uno della XII Commissione Affari Sociali, l'altro a firma Lenzi (Pd), affida al Centro di coordinamento istituito presso l'Agenas il compito di undividuare i bacini di utenza ottimali per l'effettuazione della diagnosi prenatale; infine un emendamento Calabrò (Nuovo Centrodestra) toglie l'incombenza all'Agenas per assegnarla all'Istituto superiore di sanità con il coordinamento del Centro nazionale per le malattie rare.

E' infine un emendamento a firma Gelli (Pd) a ridisegnare contorni e contenuti della nascente Sana (anagrafe assistiti) affidando ad un Dpcm da emanare entro il 30 giugno 2014 il compito di fissarne i contenuti, il piano di graduale subentro alle anagrafi e agli elenchi degli assistiti tenuti dalle singole aziende sanitarie da completare entro il 30 giugno 2015 e le misure di sicurezza da adottare per l'interoperabilità con le altre banche dati di rilevanza nazionale e regionale.

Fin qui le proposte giudicate ammissibili dalla Commissione Bilancio. I Gruppi hanno tempo fino a domanttina alle 11.o00 per le proprie "nomination". Le votazioni sugli emendamenti segnalati a partire da mercoledì pomeriggio con l'obiettivo di chiudere entro sabato per presentarsi puntualmente in Assemblea da martedì 17 dicembre.