In parlamento

Avastin-Lucentis: «Aifa ha fatto prevale la sicurezza. Ora si esprima il Consiglio superiore di Sanità». Il ministro Lorenzin in audizione al Senato

«Alla fine il comitato scientifico dell'Aifa ha fatto prevalere il tema della sicurezza rispetto alla economicità. Dunque, davanti a due farmaci» per uso oculare si è «preferito quello testato sugli occhi rispetto a quello che non lo è stato». A dirlo è il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, in audizione in commissione Sanità al Senato in merito al caso Avastin-Lucentis.

«Il mio - ha detto il ministro - non è un 'j'accusè all'Aifa, che si è attenuta alle norme sui farmaci off label. Aifa si è comportata secondo i parametri e le regole date» ma, ha sottolineato Lorenzin, «occorre anche capire tali parametri per poterli eventualmente cambiare».

Il ministro ha sottolineato come l'Aifa abbia sostenuto che il farmaco Lucentis era più sicuro per i pazienti ma, ha aggiunto, «alla domanda fatta rispetto ai casi avversi per il farmaco Avastin nelle Regioni, la risposta è stata che le risposte delle regioni erano scarse e non sufficienti per fare uno studio. Quindi - ha detto - ho chiesto un parere al Consiglio superiore di sanità più articolato».

Per quanto riguarda invece la sanzione Antitrust a Roche e Novartis, Lorenzin ha chiesto l'intervento dell'Avvocatura dello Stato affinché le sanzioni per la presunta operazione di cartello per i farmaci, «possano andare al Servizio sanitario nazionale».

Il ministro ha tenuto a precisare l'importanza e l'opportunità di recuperare «laddove ci siano stati degli sprechi» soprattutto in vista delle spese per i farmaci che «dovremo affrontare già nei prossimi mesi. Come ad esempio - ha ricordato - per un famoso farmaco per la cura dell'epatite C» sul cui costo sta discutendo il Congresso statunitense. «Anche se noi dovessimo arrivare a un costo di 10mila euro inferiore a quello stabilito dagli Usa - ha tenuto a precisare Lorenzin - l'ingresso di questo farmaco nel prontuario significherebbe una spesa di un miliardo di euro». Per questo, ha ribadito in conclusione, é bene recuperare laddove ci sono stati sprechi.

Lorenzin ha comunque definito «molto coraggioso» il lavoro dell'Antitrust sul caso Avastin-Lucentis. «Secondo me - ha detto è bene che ci sia una maggiore attitudine a lavorare su tali questioni, che sono un nodo centrale delle politiche sanitarie italiane».

«Parliamo di questioni che riguardano la vita delle persone - ha ricordato il ministro - ed è bene che ci siano vigilanze incrociate, oltre alla tutela dei consumatori. Credo che questa vicenda possa insegnarci moltissimo sulle politiche del farmaco rispetto alle quali abbiamo ancora molta strada da fare, per arrivare ad avere una politica definita, che dia certezza».

Lorenzin ha quindi sottolineato la necessità anche di «riflettere su come rendere più efficace, trasparente e indipendente l'Aifa che - ha concluso - va ad incidere su interessi così grandi».