In parlamento

Stabilità/Affondo di Chiamparino: alla sanità manca un miliardo. E Renzi convoca le Regioni. Le schede con tutti i tagli

Se da una parte «è positivo» l’aumento di un miliardo di euro dei fondi per la sanità rispetto allo scorso anno, dall’altra alle Regioni «manca almeno un miliardo per affrontare le scadenze dei contratti, dei nuovi Lea, di farmaci innovativi e dei vaccini». Lo ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, uscendo dalla riunione straodinaria convocata questo pomeriggio prima di partecipare all’audizione sulla legge di Stabilità nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Al duro affondo delle Regioni, Matteo Renzi ha rilanciato e fissato per mercoledì un incontro con i governatori, dicendo: «Adesso con le Regioni ci divertiamo, ma sul serio».

I dati delle Regioni
«Due terzi della spending review sono a carico delle regioni - ha continuato il presidente della Conferenza delle Regioni - che rischiano un azzeramento completo dei fondi per le politiche sociali e per l'istruzione oppure di intaccare in maniera consistente il fondo per il trasporto pubblico locale». Le risorse che derivano dalla spending, ha ricordato Chiamparino, ammontano a 5,9 miliardi di euro. «Qualcosa piu' di 4 miliardi sarà a carico del sistema regioni di cui 2 miliardi provengono dalla sanità e il resto dall’extra sanità».

Al Governo, ha aggiunto Chiamparino, «la Conferenza delle Regioni chiederà un tavolo ad hoc per affrontare gli extracosti. Credo che sia possibile gestire tutta la vincenda a condizione che ci sia la disponibilità del governo a condividere l'ottimizzazione di alcuni flussi finanziari per evitare tagli ai servizi».

In questo senso il presidente ha spiegato di «aver inviato una lettera per chiedere un incontro urgente al presidente del Consiglio perché giovedì dovremmo dare un parere sulla legge di stabilità e serve un incontro prima, per avere elementi politici e tecnici per dare un parere».
«Potremmo poter arrivare a un livello tale che, ad esempio, la centesima persona che arriva e ha bisogno di un farmaco salvavita si sente dire di no perché le regioni non hanno i soldi per acquistarlo», ha avvertito Chiamparino.

Il governatore ha anche confermato le dimissioni: «Restano perché non sono legate alla manovra ma ad altre ragioni: alla situazione finanziaria della mia Regione, il Piemonte, e anche al fatto che ritengo che il sistema delle Regioni abbia bisogno di una forte iniezione di cambiamento e mi interessa acquisire tutta la libertà politica che ritengo necessaria per misurarmi su questo tema».


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