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Dl Milleproroghe: invio della ricetta elettronica via mail fino al 2024 e stop ai medici in pensione a 72 anni

di Radiocor Plus

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24 Esclusivo per Sanità24

Proroga di un anno (al 31 dicembre 2024) della possibilità di inviare la ricetta elettronica per mezzo della posta elettronica. Lo prevede un emendamento a prima firma Mariolina Castellone (M5S) poi firmato anche dagli altri gruppi, approvato al Dl milleproroghe nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato. Lo ha riferito a margine dei lavori delle Commissioni il senatore di FI, Marco Lisei. Via libera unanime anche a 20 milioni in più per il Piano oncologico nazionale e alla possibilità per gli specializzandi di lavorare nei pronto soccorso, in pediatria e come medici di base. Disco verde anche alla proroga degli organi liquidatori della Croce rossa mentre è 'saltata' la possibilità per i medici di restare al lavoro fino a 72 anni (resterebbe l'opzione solo per i medici di famiglia). Inoltre, riferisce sempre Lisei, sono state prorogati anche i crediti formativi per i medici e la possibilità di accedere alla rete dei laboratori sui test genomici, per i tumori, cui non tutte le Regioni erano riuscite ad avere accesso.

Dal canto suo la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) accoglie con soddisfazione l'approvazione dell'emendamento al milleproroghe che consente di estendere la possibilità di svolgere attività libero professionale anche presso strutture diverse da quella di appartenenza, sulla base di accordi decentrati ovvero presso la medesima struttura in regime di esclusività, ma anche elevando da 4 a 8 il monte ore in cui l’attività è consentita.
"Un intervento che contribuisce ad affrontare in modo strutturale la carenza di personale sanitario - spiega la Federazione - . Il vincolo di esclusività per gli operatori sanitari era stato infatti già allentato, con risultati incoraggianti, soltanto per consentire agli infermieri dipendenti pubblici, impegnati nella campagna vaccinale, di effettuare vaccinazioni anche dopo il loro orario di lavoro. Sempre in via eccezionale, era già stata prevista la possibilità di svolgere attività libero professionale, oltre l’orario di lavoro presso le aziende pubbliche, nel limite di quattro ore settimanali fino al 31 dicembre 2022 per il personale sanitario".
"Nel complesso - conclude Fnopi - la strada intrapresa è quella corretta, ora occorrono nuovi investimenti per assumere nuovo personale e consentire una riorganizzazione che eviti turni massacranti e insostenibili".



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