In parlamento

Manovra/ Schillaci spiega la sua legge di Bilancio. E "benedice" il prelievo pro Ssn sul gioco on line

di Barbara Gobbi

S
24 Esclusivo per Sanità24

«Il Governo di cui mi onoro di fare parte ha ritenuto di tutelare sommamente il diritto costituzionale alla salute, con un intervento che per il Fabbisogno sanitario nazionale prevede un incremento assolutamente inedito per il 2024 pari a 136 miliardi». Così il ministro della Salute Orazio Schillaci nelle comunicazioni su Pnrr e manovra rese davanti alla X commissione Affari sociali, sanità, lavoro e previdenza sociale del Senato. Nel triennio, le cifre elencate dal ministro parlano di 5,6 miliardi complessivi per il 2024 (3,3 miliardi che vanno ad aggiungersi ai 2,3 mld già previsti dalla precedente legge di bilancio), di 6,6 miliardi (4 mld che si sommano ai 2,6 mld già stanziati) per il 2025 e a 6,8 miliardi (4,2 mld "freschi" in aggiunta ai 2,6 mld già previsti) per il 2026, considerando anche gli aumenti incrementali derivanti dagli stanziamenti della precedente legge di Bilancio. «Il Ddl di Bilancio appena approvato ha previsto un incremento assolutamente inedito, tolto il periodo Covid, del Fondo sanitario nazionale e nonostante le oggettive difficoltà economiche in cui versa la nostra nazione», ha aggiunto il ministro.
Il dettaglio delle misure
Risorse per rinnovare il contratto.
È previsto «un incremento record di 2,4 miliardi a valere sul Fondo sanitario nazionale», ha detto Schillaci, delle risorse destinate al rinnovo dei contratti 2022-2024 del personale del comparto e della rispettiva area del Ssn, anche per valorizzare la specificità medico-veterinaria, quella del personale dirigenziale sanitario di nuova istituzione e del personale sanitario del comparto, secondo specifiche indicazioni che saranno poi identificate nell'Atto di indirizzo.
Straordinari pro liste d'attesa . Incremento della tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive per il personale infermieristico e tecnico operante nelle aziende e negli enti del Ssn. «La norma al fine di affrontare la carenza del personale medico e del comparto e per ridurre le liste d'attesa e l'utilizzo distorto di esternalizzazioni - ha spiegato il ministro - estende a tutto il personale del Ssn le disposizioni del decreto Bollette (articolo 11 comma 1 Dl 34 del 30 marzo 2023) che consentono l'incremento della tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive svolge da medici, infermieri e tecnici presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri. Pertanto, nel triennio 2024-2026 le aziende e gli enti del Ssn «possono ricorrere a questo incremento per tutte le prestazioni aggiuntive previste dalla contrattazione collettiva nazionale per i medici e per il comparto, consentendo in deroga un aumento della tariffa oraria fino a 100 euro omnicomprensivi per i medici e a 60 euro per tecnici e infermieri, al netto degli oneri riflessi. A tal fine per il triennio 2024, 2015 e 2026 viene autorizzata una spesa complessiva pari a 280 milioni a valere sul livello del Fsn, che è incrementato di conseguenza», ha sintetizzato Schillaci.
Rifinanziamento dei piani operativi per le liste d'attesa. La norma estende anche per il 2024 la possibilità per le Regioni e Pa di utilizzare una quota fino allo 0,4% del livello di finanziamento indistinto del Fsn (circa 520 milioni) per dare completa attuazione al piano di recupero delle liste d'attesa coinvolgendo anche strutture private accreditate
Aggiornamento del tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni da privati. In arrivo l'adeguamento del tetto posto dal Dl del 2012 all'acquisto di prestazioni sanitarie da privato, all'incremento degli oneri previsti per l'acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale previsti dall'approvazione dei nuovi Lea. «L'incremento tariffario rischierebbe di ridurre l'erogazione di prestazioni da parte di strutture private accreditate per non valicare i limiti di spesa assegnati», ha spiegato il ministro. «La disposizione consentirà a Regioni e Pa di garantire a tutta la popolazione i nuovi Lea, anche ricorrendo al privato accreditato qualora non fosse possibile soddisfare con le strutture pubbliche i bisogni assistenziali modificati anche a seguito delle nuove prestazioni introdotte». L'incremento secondo quanto riferito dal ministro «è del 3%, pari a 360 milioni ed è rapportato all'impatto del provvedimento del ministero sulle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale (il tariffario Lea), pari a 380,7 milioni».
Spesa farmaceutica: nuovi tetti . «In tema di spesa farmaceutica, una prima proposta normativa - ha spiegato ancora Schillaci - prevede la rideterminazione del tetto per acquisti diretti (ospedaliera) nella misura dell'8,5% a decorrere dal 2024. Conseguentemente il tetto della spesa farmaceutica convenzionata è rideterminato al 6,8% dallo stesso anno. La proposta, fermo restando il valore complessivo del tetto al 15,3% (il tetto sui gas medicali non viene modificato, ndr), consentirà di liberare spazi attualmente sottoposti al payback farmaceutico». I farmaci erogati in ospedale saranno poi resi disponibili anche nelle farmacie del territorio. «Una proposta davvero rivoluzionaria - l'ha definita il ministro -: mira a incrementare i livelli di assistenza di prossimità consentendo alle farmacie convenzionate con il Ssn di dispensare farmaci fino a oggi reperibili solo presso le farmacie ospedaliere con lo scopo di favorire la dispensazione capillare del medicinale a favore della collettività attraverso la rete delle farmacie di comunità». Obiettivo dichiarato è di promuovere «su tutto il territorio un'assistenza farmaceutica omogenea, accessibile e sostenibile, in grado di favorire gli assistiti nell'accesso ai farmaci in termini di prossimità». A questo scopo, entro il 30 marzo 2024 e poi con cadenza annuale spetterà ad Aifa (sentita la Conferenza Stato-Regioni) la revisione del prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio nonché dell'elenco dei farmaci non coperti da brevetto che possono essere assegnati alla distribuzione in regime convenzionale attraverso le farmacie aperte al pubblico. In arrivo infine come previsto dalla legge «un nuovo modello di remunerazione delle farmacie per la dispensazione del farmaco in regime Ssn», ha annunciato il ministro.
I Ddl collegati. Alla manovra di Bilancio sono stati collegati i ddl contenuti nella Nadef, "Riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza territoriale del Ssn e dell'assistenza ospedaliera" e "Delega in materia di riordino delle professioni sanitarie e degli enti vigilati dal ministero della Salute". «Obiettivi davvero ambiziosi e sfidanti sia per l'ampiezza delle materie sia per i tempi contenuti - da chiudere tutto entro l'anno prossimo - che richiedono necessariamente il coinvolgimento e l'apporto delle commissioni competenti», ha rimarcato il ministro.
Il prelievo sul gioco on line nella delega fiscale. C'è il placet del ministro della Salute sulla proposta di recuperare risorse per il Servizio sanitario nazionale attraverso un prelievo sul gioco on line, avanzata dal presidente della X commissione del Senato Franco Zaffini. Ad avallarla, nel corso delle Comunicazioni rese davanti alla commissione Affari sociali, sanità, lavoro e previdenza sociale del Senato, lo stesso ministro. «La manovra di bilancio - ha detto - assicura al settore sanitario pubblico risorse nel complesso importanti ma saluto con favore ogni iniziativa parlamentare finalizzata a individuare ulteriori fonti di finanziamento del Ssn, come quella sostenuta dal presidente della Commissione del Senato Franco Zaffini, che ha preso corpo nell'Ordine del giorno approvato in relazione alla legge 111/2023 di delega al Governo per la riforma fiscale, che individua nell'ambito della futura attuazione della delega per il riordino delle disposizioni in materia di giochi pubblici, un possibile incremento derivante dall'aumento dei canoni di concessione per il gioco on line». Il Governo, ha spiegato, «analizzerà nelle sedi opportune le modalità di attuazione evitando il tira-e-molla con il Parlamento che vede troppo spesso proposte di testi su un maggior finanziamento scollegate dal contesto normativo e quindi di difficile realizzazione. Al contrario - ha precisato il ministro della Salute - la proposta del presidente Zaffini è da collocarsi all'interno di un atto collegato alla manovra di Bilancio, principalmente volto al contrasto del gioco on line attuato attraverso criptovalute o di altre forme di pagamento non contemplate nei circuiti di pagamento esistenti, ovvero transazioni ed eventuali vincite che oggi sfuggono al controllo dello Stato danneggiandolo tramite la perdita dell'imposizione e tramite effetti nefasti e oscuri sulle ludopatie».


© RIPRODUZIONE RISERVATA