In parlamento

Focus Upb: mancano 3.216 assistenti sociali per centrare il Livello essenziale delle prestazioni. Al Sud uno ogni 10mila abitanti

di Barbara Gobbi

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24 Esclusivo per Sanità24

"Nonostante l’introduzione del Lep dal 2021 e i finanziamenti a supporto dell’incremento degli assistenti sociali, risulta ancora graduale e non omogeneo sul territorio l’aumento di personale e l’assegnazione dei fondi". Così l'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) nel Focus "L’attuazione del Livello essenziale delle prestazioni di assistenza sociale: il reclutamento degli assistenti sociali", secondo cui "il fabbisogno di assistenti sociali aggiuntivi necessari per raggiungere il Lep in tutti gli Ats è pari a 3.216 unità. Mentre "a due anni dall’introduzione dei Lep sono 1.688 i nuovi assistenti sociali registrati, con un incremento molto graduale rispetto alle risorse complessivamente disponibili e non sufficiente a correggere la sperequazione esistente fra territori rispetto al Lep". Nel biennio il numero degli Ambiti territoriali sociali (Ats) che raggiungono il Lep è cresciuto in quasi tutte le Regioni, ma nella maggioranza degli Ats del Veneto e delle Regioni del Centro e del Mezzogiorno (tranne la Sardegna) il rapporto fra assistenti sociali e abitanti resta inferiore al livello essenziale.
Secondo l'Upb pesa, in particolare, il meccanismo che porta al finanziamento con la previsione di un livello minimo di assistenti per accedere al contributo, che avrebbe "indebolito la portata perequativa dell’intervento": chi era indietro, insomma, resta ancora più indietro mentre chi era più avanti sui numeri è ulteriormente avvantaggiato. Quindi "gran parte delle risorse finora stanziate per il Lep - scrivono dall'Upb - non è stata utilizzata, nonostante l’elevato numero di Enti sotto dotati, mentre sono stati finanziati Enti che avevano già raggiunto il Lep. Rispetto al totale degli assistenti sociali finanziati con il contributo nel 2023, è del 37% la quota di quelli che consentono agli Ats di mirare all’obiettivo di servizio di uno ogni 4.000 abitanti, superiore al Lep" che nel 2021 prescriveva in ogni Ats un assistente ogni 5mila abitanti.
Due meccanismi di finanziamento da ricondurre a unità. A pesare è poi il diverso funzionamento delle due tipologie di finanziamento - il Fondo povertà e il Fondo di solidarietà comunale (Fsc) - con modalità di assegnazione delle risorse, monitoraggio e rendicontazione molto diverse tra loro. In particolare, le criticità su tempi e modalità di erogazione delle risorse e il disallineamento tra le regole di ciascun finanziamento e fra beneficiari (Ats e singoli Comuni) rallenta il raggiungimento degli obiettivi.
Il finanziamento del programma di potenziamento degli assistenti sociali dovrà essere rivisto a seguito del completamento del federalismo fiscale regionale previsto come milestone del Pnrr, ricordano dall'Upb: il Fondo povertà, insieme agli altri fondi sociali aventi carattere di generalità e permanenza, dovrebbe rientrare tra i trasferimenti statali alle Regioni da fiscalizzare, e quindi le Regioni subentrerebbero allo Stato nel finanziamento del Lep con le risorse proprie integrate dal Fondo perequativo. In tale percorso, "sarebbe opportuno individuare meccanismi che assicurino il coordinamento fra il finanziamento regionale e quello comunale". Infine, l’attuazione del Lep richiede un attento monitoraggio delle assunzioni effettuate e la presenza di sanzioni efficaci, considerando anche che il Ddl di bilancio per il 2024 (a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 71/2023) prevede il commissariamento piuttosto che la perdita del finanziamento per i Comuni che non realizzano gli obiettivi di servizio. L’eventuale estensione di tale sanzione al Lep di assistenza sociale - avvisano dall'Ufficio parlamentare di bilancio - richiederà dunque di definire in modo chiaro l’ente responsabile.
Il vuoto al Sud con un assistente ogni 10mila abitanti. Nelle Regioni meridionali la densità di assistenti sociali è "molto bassa" (solo la Sardegna fa parziale eccezione): in media un assistente sociale serve un bacino di più di 10.000 abitanti. I dati del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali includono però soltanto il personale con contratto a tempo indeterminato essendo questa la platea finanziata - precisa l'Upb - e dunque le distanze rispetto al Lep potrebbero essere sovrastimate, qualora Comuni o Ats avessero utilizzato altre forme contrattuali per gli assistenti sociali.
In ogni caso, la distribuzione degli Ats - al di sotto e al di sopra del Lep - è "molto variegata" anche all’interno delle singole Regioni. Ad esempio, nel 2022 in Valle d’Aosta e nel Friuli-Venezia Giulia non soltanto tutti gli Ats hanno raggiunto il Lep, ma la maggior parte di essi registra una dotazione di personale molto superiore (un assistente sociale per meno di 4.000 abitanti). La gran parte delle Regioni "ha una distribuzione meno uniforme, con aree ben strutturate e altre gravemente deficitarie".


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