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Legge di Bilancio: primo via libera al Senato, le novità sulle pensioni di medici

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La commissione Bilancio del Senato ha terminato l'esame degli emendamenti sulla manovra con il via libera ai quattro emendamenti del governo sulle pensioni di medici e dipendenti pubblici, la rimodulazione delle risorse per il Ponte sullo Stretto, le risorse aggiuntive per gli stipendi delle forze armate e delle forze dell'ordine e i fondi alle Regioni per la variazioni intervenute sulle aliquote Irpef.
La commissione, inoltre, ha dato mandato ai relatori Dario Damiani (FI), Guido Liris (FdI) e Elena Testor (Lega) a riferire in Aula. Le opposizioni hanno votato contro. Il provvedimento ora è atteso in Aula per mercoledì 20 dicembre. Il voto finale è atteso per venerdì 22: il governo ha annunciato la fiducia.

Il governo ha corretto la stretta sulle pensioni (fino a un massimo del 25% della fetta retributiva) per il personale sanitario, degli enti locali, degli ufficiali giudiziari e dei maestri. Saranno salvi i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e non saranno toccate le pensioni di vecchiaia, mentre resteranno penalizzate quelle anticipate. Medici e infermieri potranno godere di un ulteriore ammorbidimento prolungando la loro permanenza in servizio una volta maturati i requisiti per l'uscita anticipata: per ogni mese in più di lavoro il taglio dell'aliquota di rendimento sulla quota retributiva si ridurrà di un trentaseiesimo. I sanitari potranno inoltre rimanere in ospedale anche dopo il raggiungimento dei 40 anni di servizio fino al limite di 70 anni di età. Per compensare l'impatto sui conti pubblici, per tutte le categorie saranno dilatate le finestre d'uscita: a 3 mesi nel 2024, a 4 mesi nel 2025, a 5 mesi nel 2026, a 7 mesi nel 2027 fino a 9 mesi a partire dal 2028.


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