Lavoro e Professione

L'Anaao contro il «blitz» del Governo sui test a medicina

«Un Governo in articulo mortis in piena campagna elettorale continua a adottare provvedimenti legislativi, che camuffati da buone intenzioni, in realtà non sono altro che blitz. E si vogliono far passare riforme importanti e strutturali, come quelle del test d'ingresso a Medicina, con la scorciatoia dei Decreti». L'Anaao Assimed si schiera così contro la proposta del ministro Profumo di anticipare al mese di luglio gli esami per l'accesso al ciclo universitatrio.
«L'esame di ammissione all'Università è impegnativo - prosegue l'associazione - soprattutto dopo aver sostenuto il primo grande esame della vita di uno studente, cioè la maturità. Un mese di tempo è già poco per la preparazione di un test il cui risultato segnerà profondamente tutta la vita e il proprio percorso professionale».
Secondo l'associazione per «gli enfatizzati vantaggi di un esame anticipato sfuggono ai più, ed ancora una volta trasparenza e merito diventano alibi per provvedimenti miopi e frettolosi. Non sarà certamente anticipare di circa 40 giorni il test a Medicina che ci mette al passo con l'Europa. Meglio sarebbe allinearsi agli standard europei in altri ambiti, quali la organizzazione dei tirocini pratici e della attività clinica durante i 6 anni di corso. Né il Ministro dell'Università, Francesco Profumo, si degna di spiegare perché l'esame di ammissione alle professioni sanitarie rimane a settembre, mentre quello per medicina e veterinaria si anticipa a luglio. Si è convinti dell'utilità generale dell'anticipo per tutte le lauree a numero chiuso o si va per tentativi che nascondono retro pensieri?». La proposta quindi va in un'altra direzione. «Se l'intento è ridurre i tempi morti, meglio rendere i corsi di laurea già abilitanti alla professione eliminando il tempo morto del tirocinio e dell' esame di stato e velocizzando l'ingresso nel mondo del lavoro. Invece di un cambiamento radicale che superi i quiz alla "grattachecca" o al "nome dell'asino di Garibaldi" per sposare il modello francese della selezione sul campo, il Ministro, che sarà ricordato per aver utilizzato la legge di spending review della sanità per prorogare l'incarico dei colleghi Rettori, tenta di camuffare una ulteriore limitazione del diritto allo studio come chance per gli studenti»