Lavoro e Professione

Troise (Cosmed): «Il personale non è il bancomat anti-spesa»

Il Governo «capitalizza i tagli del 2010-2013» con una norma che proroga il blocco contrattuale fino al 2014 (provvedimento già contenuto nel Dpr di luglio) ma «con un colpo di mano dell'ultima ora rende permanente il taglio dei fondi contrattuali operato nel periodo 2010-2013».

Costantino Troise, segretrario generale Cosmed, fa il punto sugli effetti nel comparto sanitario delle norme per il pubblico impiego.

In pratica, speiga Troise, non solo non si rinnovano i contratti ma si rendono permanenti le decurtazioni dei precedenti contratti di lavoro «cancellando, di fatto, la contrattazione decentrata».

«Perfino l'indennità di vacanza contrattuale viene cancellata e congelata ai valori attuali fino al 2017», rincara la dose Troise.

«Gravissima» per le ricadute sulla funzionalità ed efficienza dei servizi pubblici è secondo Troise la norma che proroga il blocco del turnover fino al 2018 con deroga per lavori di alta rilevanza sociale, quali i settori sicurezza e difesa, ma non la sanità. «Per il Governo la sicurezza delle cure non è degna di essere tutelata: tanto ci sono i Medici a pagare per tutti», commenta.

Secondo Troise «viene calendarizzata la morte per agonia del servizio pubblico rivelando come la dichiarata volontà di riassorbire il precariato sia mera propaganda».

Per quanto riguarda i trattamenti pensionistici, infine, per il segretario Cosmed sembra certa la riproposizione di norme speciali e selettive «di discriminazioni e penalizzazioni riservate esclusivamente ai dipendenti pubblici. Trattati come bancomat per tutte le operazioni di finanza pubblica, costretti a un progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro, capro espiatorio delle mancate riforme della pubblica amministrazione, i dipendenti pubblici sono lasciati a fronteggiare da soli le aumentate richieste di assistenza e di servizi. La politica - conclude - ci sta collocando in un vicolo cieco inaccettabile attaccando i diritti fondamentali previsti dalla Costituzione».