Lavoro e professione

Col pay back a regime resta lo sconto. Circolare Federfarma

Col passaggio a regime della misura del pay back farmaceutico, introdotta con la Legge di Stabilità 2014 (art. 1, c. 225, L. 147/2013), resta inalterato lo sconto dello 0,6% sul prezzo al pubblico praticato dalle farmacie sia al Ssn che ai cittadini peer le vendite fuori dal Ssn. A confermarlo è una circolare della Federfarma (Federazione titolari di farmacia) in risposta alle richieste di chiarimento degli associati.

Come è noto, la Finanziaria 3007 (L. 296/2006) aveva introdotto la possibilità per le aziende farmaceutiche di versare direttamente alle Regioni un contributo economico in sostituzione della riduzione dei prezzi dei medicinali del 5%. La misura era stata poi successivamente di anno in anno prorogata e la misura aveva continuato ad essere applicata prevedendo che le ditte produttrici corrispondessero direttamente alle Regioni la propria quota corrispondente alla mancata riduzione di prezzo, e rideterminando le quote di spettanza del farmacista e del distributore intermedio, con una riduzione del margine del grossista trasferita a favore delle farmacie. Proprio nell'ambito di questo meccanismo, come è noto, le farmacie applicano (e restituiscono) al Ssn un ulteriore sconto dello 0,6% sul prezzo al pubblico (comprensivo di Iva) in maniera tale da restituire quanto percepito dal grossista più la propria quota parte e applicano lo stesso sconto ai cittadini che acquistano gli stessi medicinali a pagamento. La conferma dell'applicabilità del pay back a regime dal 1 gennaio 2014, lascia dunque inalterato lo sconto dovuto dalle farmacie fino a nuove e diverse indicazioni.