Lavoro e professione

Farmaci contraffatti, l'allarme del Cipomo

Tenere gli occhi "bene aperti" e seguire le indicazioni e gli orientamenti dell'Aifa che mirano a contrastare il fenomeno dei farmaci contraffatti. Così il Cipomo prende posizione sulla spinosa questione, da ultimo segnalata anche in un articolo del Wall Street Journal, in cui si denuncia la forte presenza della criminalità organizzata. «Il racket - avverte però il consigliere Cipomo Bruno Daniele - non riguarda solo i farmaci antitumorali, ma anche i farmaci biologici usati per le malattie reumatologiche e neurologiche, tutti farmaci dal costo molto elevato. I furti non avvengono solo nelle farmacie degli ospedali, ma anche sui Tir che trasportano i farmaci. E' proprio questo elemento a suggerire il coinvolgimento della criminalità organizzata che deve avere ramificazioni internazionali importanti in considerazione della destinazione estera dei farmaci rubati».

I farmacisti ospedalieri e gli oncologi medici coinvolti nella preparazione e nella somministrazione di questi farmaci - spiegano ancora dal Cipomo - devono essere consapevoli del rischio che le confezioni rubate possano essere re-immesse nel circuito nazionale utilizzate e ricostituite con sostanze inattive per la patologia che si intende trattare e quindi potenzialmente dannose. In questa situazione diventa molto importante per la tutela dei pazienti seguire le indicazioni dell'Aifa al fine di riconoscere alcuni elementi rivelatori del prodotto contraffatto come ad esempio la mancata corrispondenza dei numeri di lotto sul flacone e sulla scatola, segni di una non perfetta conservazione del flacone».