Lavoro e professione

Pediatria: le linee guida Fimp per il rinnovo dell'Acn

Pediatria d'iniziativa, self help, associazionismo su misura: questi alcuni dei punti cardine dellelinee guida per la riorganizzazione dell'assisteza pediarica da presentare in sede di rinnovo contrattuale approvate dal 41° Congresso Nazionale Sindacale Fimp (Federazione medici pediatri), conclusosi ieri a Roma in occasione del quale i pediatri hanno ribadito il loro organico inserimento nelle cure primarie, ma con modelli ad hoc.

Con l'apertura delle trattative per il rinnovo dell'ACN - sottolinea una nota inviata oggi dalla Federazione, che si caratterizza per il duplice ruolo di organizzazione sindacale e società scientifica - il pediatri si trovano davanti ad una svolta epocale per la Pediatria di famiglia. In tale ambito la Fimp individua le malattie rare, le disabilità neuro-cognitive, i disturbi sensoriali, il bambino immigrato, l'infanzia violata, l'inquinamento ambientale, il sostegno alle vaccinazioni, i disturbi nutrizionali, gli stili di vita e la prevenzione degli incidenti nei diversi ambienti di vita tra le problematiche emergenti per la professione, i cui punti chiave sono riassunti nella parte introduttiva delle linee guida. chiave.

Particolare risalto alla Pediatria d'iniziativa, realizzata in particolare attraverso il Progetto Salute Infanzia implementato dalle varie Regioni secondo le esigenze locali (monitoraggio dello sviluppo sensoriale, auxologico, psico-motorio, identificazione precoce delle malattie e disabilità, promozione delle vaccinazioni, interventi di educazione sanitaria, promozione di corretti stili di vita, etc.). Sotto la lente anche i percorsi diagnostico-terapeutici per l'assistenza ai piccoli pazienti cronici avviati dalla pediatria di famiglia utilizzando il "self-help" diagnostico e percorsi integrati con i servizi specialistici territoriali di area pediatrica e i modelli di gestione della patologia acuta declinati attraverso progetti consolidati ed elaborati efficacemente in tutte le Regioni. Caratteristici di questi ultimi, le forme associative (circa il 70%), la contattabilità telefonica e la possibilità di eseguire esami diagnostici nel proprio ambulatorio in grado di dare una risposta certa in tempi rapidi e risolvere negli studi del PdF la quasi totalità dei problemi clinici che ne generano gli accessi.

«La legge 189/2012, nell'ambito di una riforma strutturale e organizzativa dell'assistenza territoriale introduce le Unità funzionali territoriali (Aft) e le Unità complesse di cure primarie (Uccp) senza alcuna distinzione tra l'assistenza in età pediatrica e nell'età adulta, che invece hanno una diversa specificità assistenziale dovuta alle problematiche e alle esigenze delle varie età (maggiore è la cronicità in età adulta, maggiore è l'esigenza di una prevenzione strutturata in età pediatrica)» - conclude la nota Fimp. Viceversa - «Per le diverse caratteristiche assistenziali, le Aft e le Uccp non possono avere per la Pediatria la stessa impostazione che per la Medicina Generale e vanno declinate secondo le esigenze dei pazienti in età pediatrica. La Pediatria di Famiglia ha bisogno di modelli assistenziali appropriati e specifici per essere messa in grado di perfezionare le attività svolte finore».