Lavoro e professione

Appello degli specializzandi per un concorso regolare e trasparente

«Il concorso a graduatoria nazionale per l'accesso alle scuole di specializzazione di medicina è un valore da preservare. Alla vigilia delle prove, chiediamo uno sforzo ulteriore per garantire condizioni utili a prevenire le gravi criticità emerse nelle selezioni per l'accesso ai corsi di formazione specifica di Medicina Generale. Chiediamo commissari esterni e presenza delle Forze dell'Ordine nelle sedi di concorso nei giorni delle prove. Il Ministro Giannini si faccia garante dell'ottimale svolgimento delle selezioni». E' quanto chiedono in un comunicato congiunto l'Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), la Federspecializzandi e il Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi.

Alla vigilia del via al concorso a graduatoria nazionale per l'accesso alle scuole di specializzazione di medicina, le cui prove avranno luogo dal 28 al 31 ottobre 2014, le tre sigle sostengono le richieste degli aspiranti e futuri specializzandi: il concorso a graduatoria nazionale è un valore da preservare ed è indispensabile che il Miur compia tutti gli sforzi necessari a garantire le condizioni organizzative utili a prevenire le gravi criticità emerse nelle selezioni per l'accesso ai corsi di formazione specifica di Medicina Generale.

Le associazioni hanno già espresso più volte preoccupazione in ragione sia dell'eccessiva parcellarizzazione delle sedi concorsuali su tutto il territorio nazionale (alcune di queste situate in località periferiche o di dimensioni tali da ospitare un numero esiguo di candidati e per di più con postazioni troppo ravvicinate tra loro), in conseguenza della decisione del Miur di distribuire i candidati su base regionale in funzione del criterio unico della residenza, sia della scelta di commissari vigilanti appartenenti esclusivamente alle sedi ospitanti il concorso.

L'Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm), la Federspecializzandi e il Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi chiedono che sia fatto uno sforzo ulteriore per garantire presso ogni sede di concorso, oltre che la presenza delle Forze dell'Ordine, la presenza di almeno un commissario "vigilante" esterno all'amministrazione ospitante, il che potrebbe essere facilmente realizzato attraverso un incrocio dei commissari già reclutati dalle singole amministrazioni.

Infatti, si legge in una nota congiunta, «a causa dei criteri adottati per la distribuzione dei candidati, in alcune sedi si verificherà la contestuale presenza di candidati laureati presso l'Università ospitante o residenti nella medesima località dove insistono le Scuole ospitanti, nonché di commissari di concorso scelti all'interno dell'amministrazione delle medesime Università e Scuole. Tali condizioni potrebbero far abbassare il livello di vigilanza».

In linea con l'orientamento emerso per gli esami del diploma di maturità, anche per le selezioni per l'accesso alle scuole di specializzazione di medicina, conludono le associazioni, «si ritiene necessario affidarsi alla presenza di un commissario esterno, al fine di garantire il principio di terzietà. Sarebbe, altresì, auspicabile che il Miur predisponga l'invio di propri ispettori per effettuare un monitoraggio a campione presso le sedi di concorso nel corso dell'espletamento delle prove».

Ad ogni modo, le associazioni che hanno siglato la nota stampa ricordano che, in caso di palese e manifesta irregolarità, è possibile richiedere l'immediata verbalizzazione delle contestazioni da parte della commissione, ovvero richiedere l'intervento delle Forze dell'Ordine, qualora tale diritto fosse negato.

Le tre sigle, infine, chiedono che il Ministro Giannini «si faccia garante in prima persona dell'ottimale svolgimento delle prove concorsuali, ponendosi a difesa di un sistema di selezione meritocratico, trasparente e non più discrezionale, la cui valenza non può e non deve essere in alcun modo oggetto di ripensamenti in futuro».