Lavoro e professione

Ddl ex art. 22, Calabrò (Ncd): «E' il requiem della qualità di formazione del personale medico di domani»

«Al peggio non c'è mai fine. La nuova bozza del Ddl ex art. 22 del Patto per la Salute, pubblicata dal Sole 24 ore Sanità, sulle risorse professionali e umane del Servizio sanitario nazionale recita il requiem della qualità di formazione del personale medico di domani». E' questo il pensiero di Raffaele Calabrò, capogruppo Ncd-Ap in commissione Affari Sociali.

«Non solo è confermata la creazione di un doppio canale - spiega - ma addirittura si prevede che quelli che si formeranno nelle strutture sanitarie potranno avere un contratto pre dirigenziale a tempo I-N-determinato. Il che tradotto, vuol dire che la maggior parte dei futuri camici bianchi sceglierà di essere un medico con un bagaglio formativo parziale, perché di questo si tratta».

Per Calabrò è infatti inevitabile «che quelli che saranno assunti direttamente negli ospedali, avranno competenze limitate alle mansioni che dovranno ricoprire in risposta alle esigenze del Ssn. Mentre quelli che sceglieranno il percorso classico nelle scuole di specializzazione delle Università, pur avendo una formazione a 360 gradi, avranno molte più difficoltà ad entrare a far parte del servizio sanitario nazionale o quanto meno saranno destinati a una vita da precari».

«Ma chi saranno quei giovani che sceglieranno il percorso classico - si chiede Calabrò - rinunciando a un contratto garantito a tempo indeterminato? Insomma, così muore la qualità della formazione dei futuri medici».