Lavoro e professione

Squire 2.0: qualità e appropriatezza, fatti non parole

La sostenibilità di un sistema sanitario è oggi strettamente legata alla capacità di integrare le migliori evidenze nella pratica professionale e nell'erogazione dei servizi sanitari, migliorando tutte le dimensioni della qualità dell'assistenza: sicurezza, efficacia, appropriatezza, coinvolgimento di cittadini e pazienti, equità ed efficienza. Tuttavia, i progetti di miglioramento della qualità hanno generalmente una dimensione locale, sono spesso sostenuti solo dal volontarismo e solo raramente vengono pubblicati. Senza contare che nel nostro Paese la ricerca sui servizi sanitari – “sorella povera” della ricerca clinica e di quella di base – dispone di esigui finanziamenti.

«Tutte le prese di posizione sull'appropriatezza prescrittiva esplose dopo la pubblicazione del Decreto Enti Locali – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – seppur corrette, sono prevalentemente basate su opinioni senza alcun riferimento a evidenze prodotte nelle organizzazioni sanitarie italiane, dove è giunto il momento di condurre studi sistematici di miglioramento della qualità, inclusa l'appropriatezza prescrittiva».

Nel 2008 è stata pubblicata la linea guida Squire (Standards for quality improvement reporting excellence), standard per l'eccellenza nel reporting degli studi di miglioramento della qualità: da allora la costante evoluzione delle conoscenze ne ha reso necessario l'aggiornamento, con la pubblicazione delle nuove linee guida per il reporting dei progetti sistematici finalizzati a migliorare qualità e value dell'assistenza sanitaria.

Al fine di rendere immediatamente fruibile le linea guida a professionisti e organizzazioni sanitarie, la Fondazione Gimbe ha realizzato la versione italiana ufficiale dello Squire 2.0, pubblicata contestualmente al Bmj Safety and Quality e ad altre 13 riviste internazionali.

«Siamo certi – conclude Cartabellotta – che Squire 2.0 rappresenta un documento di riferimento per istituzioni e professionisti che intendono pianificare, condurre e pubblicare progetti di miglioramento della qualità dell'assistenza erogata dal Ssn, contribuendo così alla sua sostenibilità. Indubbiamente, scrivere sul miglioramento con metodo e rigore scientifico è un'attività complessa, ma condividere successi, fallimenti e sviluppi attraverso le pubblicazioni rappresenta uno step fondamentale per migliorare la qualità e la sostenibilità dei servizi sanitari».


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