Lavoro e professione

Art 22, Cimo: «Nessuna guerra con l’università. Ma vanno date prospettive di accesso alla specializzazione»

di Cimo

Sorprendono le dichiarazioni di Lenzi che sembra non aver recepito l'obiettivo delle richieste presentate dai sindacati, in tema di formazione e specializzazione medica.
È un dato assodato che con il sistema attuale non esistono risorse e strutture in grado di garantire un numero di specialisti necessario alla sanità italiana, ne di offrire uno sbocco professionale alle migliaia di neo laureati che non possono trovare posto nelle specializzazioni.

La proposta che noi dei sindacati medici, abbiamo presentato martedì scorso, mantiene all'università la formazione e il rilascio del titolo di specialista ma vuole consentire ai giovani medici di poter usufruire delle strutture e degli specialisti del Ssn che niente hanno da invidiare, in termini di qualità professionali e di dotazioni tecnologiche, alle strutture a disposizione dei colleghi universitari.

Questo per consentire agli specialisti una reale preparazione sul campo e il rispetto dell'attività clinica richiesta dalla normativa. I sindacati non vogliono una guerra con l'università ma solo offrire ai giovani colleghi maggiori prospettive di accesso alla formazione specialistica, utilizzando tutte le strutture e le risorse a disposizione del Servizio sanitario nazionale.


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