Lavoro e professione

Action day/ Oggi i medici europei protestano per una migliore sanità pubblica . L’hashtag è #Difendiamolasaluteditutti

di L.Va.

Protestano oggi i camici di tutta Europa per chiedere più sanità pubblica e più diritti per i cittadini-pazienti e per chi lavora negli ambulatori e in corsia. L’hashtag per la manifestazione è #Difendiamolasaluteditutti .

La giornata di agitazione è promossa dalla Fems (Federazione dei medici dipendenti europei) in 16 paesi dell'Unione Europea.
«In un'epoca contrassegnata da episodi che mirano alla disgregazione e separazione delle diverse unità nazionali e dell'Europa stessa», scrive in un comunicato l'Anaao Assomed «insieme ai sindacati medici dei paesi europei, sotto l'egida della Fems, vogliono ricordare grazie alla giornata di oggi, il valore della sanità pubblica anche come strumento di coesione tra paesi».

«La difesa della sanità pubblica», spiegano i sindacati «espressa in tutte le lingue e in tutti paesi della comunità Europea, è non solo la difesa di un diritto universale, definito fondamentale dalla nostra Costituzione, ma anche la difesa del diritto alla cura in tutti i territori dell'Unione, come stabilito dalla direttiva 2011/24/UE sulle cure transfrontaliere».

No alle disparità
Tra le finalità della manifestazione di oggi c'è anche il richiamo alle iniquità e alle diseguaglianze nell'accesso alle cure, presenti non solo tra il sud e il nord dell'Europa, ma anche tra le diverse regioni italiane. La vistosa disparità nel budget che i diversi Governi impegnano per la sanità pubblica, si tramuta anche in una diseguaglianza di prevenzione e di terapie disponibili per i cittadini e in differenti esiti delle cure.
Da questo punto di vista l'Italia si prepara a divenire fanalino di coda, insieme all'Est europeo, con una percentuale di PIL dedicata alla sanità pubblica avviata su di un piano inclinato che la porterà al 6.3% nel 2020, non senza ripercussioni sulla salute degli italiani o sulla loro spesa privata.



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