Medicina e ricerca

Diabete e infertilità: più penalizzati gli uomini ma si possono minimizzare gli effetti

S
24 Esclusivo per Sanità24

Le donne con diabete, adeguatamente controllate e curate, hanno una fertilità praticamente normale e possono portare a termine una gravidanza senza nessuna complicazione. Nel caso in cui, invece, si rendesse necessario l’intervento di tecniche di procreazione medicalmente assistita, o PMA, non esistono controindicazioni, anzi rappresentano un valido aiuto al concepimento di un figlio e i farmaci solitamente utilizzati per la stimolazione ovarica non modificano i livelli di glucosio.
Più complesso è il discorso dell’uomo diabetico: questa malattia metabolica, infatti, può avere un impatto negativo sulla maturazione, lo sviluppo e la funzionalità degli spermatozoi, influenzando di conseguenza le possibilità di ottenere una gravidanza. Lo sperma, in pratica, tende a invecchiare prematuramente. Lo spiega Daniela Galliano, specialista in Ostetricia, Ginecologia e Medicina della Riproduzione, responsabile del centro PMA IVI di Roma in occasione della Giornata mondiale del diabete. “Ciò si verifica a causa dell'elevata concentrazione di specie reattive dell'ossigeno nel sistema riproduttivo, favorendo così lo stress ossidativo nell'ambiente dello sperma, che influenza direttamente il fertilità maschile – sottolinea - in particolare, negli uomini con diabete è stata osservata una diminuzione della fertilità senza che nel seminogramma siano state riscontrate variazioni significative. Naturalmente, si tratta quasi sempre di uomini con diabete poco controllato. Inoltre, questi cambiamenti nella struttura del DNA degli spermatozoi si manifestano con una diminuzione della loro capacità di fertilizzare, che, se progredita, può portare a fallimento dell'impianto, aborto spontaneo o un aumento del rischio di modifiche genetiche trasmesse alla prole”.
Quali soluzioni ci sono? “Sebbene il diabete sia un fattore non modificabile - conclude Galliano - fattori esterni come una dieta scorretta e l'obesità o cattive abitudini come il tabacco, l'eccesso di alcol o l'uso di droghe contribuiscono al fatto che questa malattia non è controllata in modo ottimale. Raccomandiamo sempre di incorporare linee guida salutari nella tua vita quotidiana e di condurre una vita attiva per avere un buon punto di partenza”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA