Medicina e ricerca

Aritmie cardiache, si diffonda la cultura della prevenzione. Il paziente è al centro della cura

di Massimo Santini * e Luca Santini **

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Il rapporto tra medico e paziente è drasticamente cambiato, non c’è più un rapporto paternalistico con il medico che prescrive una terapia e il paziente la prende. Oggi il paziente va a casa, naviga su internet, consulta il "Dr. Google", ascolta, si informa. Per poter migliorare l’aderenza e l’alleanza terapeutica tra medico e paziente è quindi fondamentale informarlo, dandogli dei contenuti validi scientificamente in modo che li possa elaborare, comprendere e partecipare alle decisioni del medico. E questo garantisce un miglioramento del rapporto di cura, non c’è dubbio.
Le patologie aritmiche che possono "ingolfare" il motore del nostro corpo. Un’aritmia cardiaca è un’alterazione della sequenza regolare e fisiologica dei battiti cardiaci, quindi un’alterazione del ritmo normale del cuore (chiamato “Ritmo Sinusale”) dovuta a un problema dell’impianto elettrico di questo motore. Le principali aritmie possono essere distinte in "bradiaritmie" - il cuore batte in maniera troppo lenta, irregolare o regolare, ma comunque in maniera inadeguata, con una frequenza cardiaca troppo bassa - e "tachiaritmie": caratterizzate da un aumento ingiustificato e anomalo della frequenza cardiaca, le più frequenti e meno gravi sono quelle che riguardano gli atri (sopraventricolari).
Nelle bradicardie particolarmente gravi con sintomi come vertigini o sincopi, può essere necessario l'impianto di un pacemaker che, stimolando il cuore, ripristini la normale frequenza cardiaca. Nella tachicardia molto veloce e particolarmente minacciosa, è più indicato l'impianto di un defibrillatore che è un pacemeker speciale con in più la capacità di dare una "scossa elettrica" che interrompe le tachiaritmie e consente al cuore di ripartire con il ritmo giusto. Considerando che un dispositivo ha una durata media di almeno 6 anni, la popolazione totale con dispositivi nuovi o già in funzione, si espande ogni anno notevolmente.
In Italia ogni anno vengono impiantati e sostituiti circa 72.000 pacemakers e 27.000 defibrillatori automatici cardiaci, in pazienti di ogni età e genere.
La sincope? Affligge in Italia circa 6 milioni di persone e ha un’incidenza del 6% l’anno. La morte cardiaca improvvisa colpisce ogni anno in oltre mille soggetti sotto i 35 anni ed è responsabile di circa 50.000 decessi all'anno in Italia, mentre nella popolazione anziana i pazienti affetti da fibrillazione atriale sono oltre 1.100.000 (un anziano su 12). Per impedire l'insorgenza e la progressione di molte malattie, prevenzione e conoscenza sono strumenti fondamentali. E la prevenzione cardiovascolare, in particolare, raggiunge la sua massima utilità proprio quando è realizzata nella popolazione giovanile.
Per fare luce su tutto il vasto campo della aritmologia e in particolare della cardiostimolazione, abbiamo ideato e realizzato il libro-guida gratuito e divulgativo "Il mio cuore elettrico", scritto in modo comprensibile a tutti, presentato in occasione di un convegno a Roma, a fine novembre. Uno strumento, quello del libro, che serve a dare delle basi di conoscenza, molto semplici, utilizzando anche delle metafore e degli esempi, una lettura che permetta al paziente o al caregiver di rilevare la comparsa di qualche sintomo o di qualcosa di anomalo, così da poter poi proseguire con un approfondimento al centro di riferimento o al medico curante e dare seguito, in maniera concreta, a tutto l’iter che va seguito, prima a livello diagnostico e poi terapeutico
L’iniziativa editoriale, ideata e finanziata da "Il Cuore di Roma Onlus", fa seguito al progetto Cuore Sano, realizzato nelle scuole di Roma nel 2015, i cui risultati evidenziavano l'utilità e necessità dell'educazione dell'intera popolazione scolastica romana sui fattori di rischio e sulla prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Studio Cuore sano
Lo screening preventivo nei giovani rappresenta l’unico mezzo che abbiamo a disposizione per scongiurare quell’evento drammatico che è la morta cardiaca improvvisa che colpisce ogni anno oltre mille soggetti sotto i 35 anni. Sono eventi particolarmente tragici e devastanti dal punto di vista famigliare e sociale, perché colpiscono ragazzi giovani, apparentemente sani, in pieno benessere che pure muoiono improvvisamente. Ma la verità è che la morte improvvisa spesso non è un evento fortuito; infatti, la maggior parte di questi eventi fatali è causata da difetti congeniti e malattie genetiche di cui ragazzi e familiari non sono a conoscenza e che possono invece essere scoperti con un semplice Ecg unitamente ad un’attenta anamnesi volta a identificare, per esempio, episodi sincopali inspiegabili e/o una storia familiare di morte cardiaca improvvisa.
Per identificare i ragazzi portatori di anomalie cardiache aritmiche, nel 2015 abbiamo effettuato uno screening nelle scuole romane esaminando in 25.500 giovani da 12 a 18 anni di età, Ecg, peso corporeo, stile di vita, familiarità per malattie cardiovascolari. I risultati sono stati particolarmente interessanti. Il 27% dei ragazzi presentava almeno una anomalia dell'Ecg , l'8% (1.945 soggetti) era in sovrappeso corporeo, faceva una vita sedentaria e una alimentazione non ottimale e il 10% di loro fumava (2.624 soggetti).Tutti questi elementi in futuro potranno favorire patologie cardiovascolari e pertanto vanno preventivamente corretti. In due dei soggetti esaminati è stato evidenziato un blocco cardiaco completo congenito con caratteristiche di potenziale pericolosità che hanno poi portato all'impianto di un pacemaker. Attualmente, dopo diversi anni, i due giovani godono di ottima salute. In alcuni casi di aritmie nei giovani, può trattarsi di patologie genetiche, per cui può essere consigliabile esaminare anche gli altri membri della famiglia. I dati dello studio "Cuore Sano", per la loro originalità, sono stati ritenuti molto interessanti ed hanno meritato la pubblicazione su una importante rivista scientifica internazionale ("Europace")
Lo studio testimonia che con la prevenzione cardiovascolare, la cui massima utilità è proprio quando realizzata nella popolazione giovanile, si hanno molte più possibilità di contrastare efficacemente quegli stili di vita pericolosi per la salute che solitamente iniziano a caratterizzare i comportamenti di alcuni ragazzi proprio nell’età dell’adolescenza e che porteranno nel tempo a rendere quel ragazzo/ragazza un futuro cardiopatico. Informare i giovani delle conseguenze che alcune “cattive abitudini” hanno irreversibilmente sulla loro salute, consente infatti di allontanarne il maggior numero possibile da fumo, alcool e droghe e di promuovere invece la pratica di un’attività fisica regolare, di una dieta corretta e di vivere quindi una vita da “cuore sano”.
Lo scopo del libro, "Il Mio Cuore Elettrico", è quello di aumentare il livello di conoscenza su questo argomento su un grande numero di persone. A termine del libro sono raccolte inoltre alcune storie di chi ha affrontato e vissuto questa esperienza in prima persona - donne e uomini di ogni età, anche giovani e giovanissimi – pagine di interesse per chiunque e soprattutto per i molti pazienti che in quelle storie potrebbero riconoscersi.

* Presidente "Il Cuore di Roma Onlus"
** Coordinatore Servizio Cardiostimolazione Ospedale G.B.Grassi - Ostia


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