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Pma/ Vaiarelli (Sifes): Dati relazione al Parlamento confermano contributo pma contro crisi demografica

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«I dati della relazione del ministro della Salute al Parlamento sulla legge 40/2004 ci restituiscono un quadro che i centri specializzati in medicina della riproduzione conoscono bene: dopo la pandemia e i prolungati lockdown, periodi in cui le nostre attività si sono dovute interrompere, a eccezione di quelle urgenti, le coppie hanno sentito il forte bisogno di tornare a perseguire il sogno di diventare genitori, e lo abbiamo visto con un sensibile aumento delle richieste di prime visite e di trattamenti. Il risultato è che nel 2021 sono nati oltre 5.000 bambini in più rispetto all’anno precedente. La Pma consente oggi di far nascere il 4,2% dei bambini in Italia e con un adeguato supporto anche da parte delle istituzioni pubbliche, attraverso l’implementazione dei Lea su tutto il territorio, campagne di informazione su prevenzione e cura dell’infertilità, si potrebbe fare molto di più per sostenere chi desidera un bambino ma ha problemi nel concepimento, come anche i giovani che devono progettare il loro futuro riproduttivo, consentendo loro di conoscere le regole più semplici per la preservazione della fertilità. Questo consentirebbe di dare un contributo importante alla crisi demografica che investe il nostro Paese». Lo afferma Alberto Vaiarelli, ginecologo, segretario della Società italiana di Infertilità e Sterilità-Medicina della riproduzione (Sifes-MR) e responsabile medico-scientifico del centro Genera di Roma, intervenendo dopo la pubblicazione dei dati della relazione al Parlamento sulla legge 40.


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