Medicina e Ricerca

Tumori: più visite e più tecnologia. La mappa dell'assistenza in Italia nel V Libro bianco Aiom


È cresciuta esponenzialmente la dotazione tecnologica delle oncologie italiane: nel 2003 le Pet erano presenti nel 10% delle strutture, oggi nel 48%; scintografie e risonanze magnetiche sono quasi raddoppiate passando dal 36 al 66% e dal 51 al 94 per cento. A fotografare lo stato dell'arte dei reparti oncologici del Paese è la V edizione del Libro Bianco dell'Aiom , l'Associazione italiana di oncologia medica che oggi conclude il suo congresso nazionale , cominciato sabato a Roma.

Anche le visite ambulatoriali sono cresciute: oggi sono in media 6.170 l'anno in ogni struttura di oncologia medica (erano 5.000 nel 2008, 3.400 nel 2004 e 3.000 nel 1999): i ricoveri sono 730 con una durata di circa 5 giorni. Ogni reparto ha una disponibilità di 15 posti letto e vi lavorano 6 medici strutturati.

Il Libro bianco, realizzato con il supporto di Novartis, è una vera mappa dei servizi Regione per Regione, disegnata analizzando 192 oncologie. «Ci sono stati miglioramenti anche nella disponibilità degli apparecchi per radioterapia – spiega Stefano Cascinu, presidente Aiom - presenti nel 46% delle strutture oncologiche nel primo censimento del 2001, nel 60% nel 2009 e nel 70% oggi. Il Libro Bianco 2012 comprende, come la precedente edizione, la Carta dei Servizi, nello spirito di un potenziamento dell'opera, indirizzata non tanto allo sviluppo della quantità dei dati raccolti, quanto alla qualità di tali informazioni e alla loro fruizione da parte di cittadini, operatori sanitari e Istituzioni. Questi numeri possono rappresentare un utile strumento informativo per lo sviluppo delle reti oncologiche regionali e per realizzare percorsi diagnostici e terapeutici uniformi».

Dal 2001 i servizi riabilitativi (passati dal 4,6% al 47% odierno) e quelli per i malati terminali hanno compiuto i progressi maggiori: le strutture per terapie anti-dolore sono quadruplicate, arrivando all'85% dei casi odierni, dall'80% nel 2009, dal 70% nel 2005 e dal 20% nel 2001. «Il Libro bianco – sottolinea Carmine Pinto, segretario nazionale Aiom - si affianca alle 27 linee guida aggiornate nei contenuti e modificate nella metodologia, alle sei raccomandazioni cliniche e metodologiche, ai controlli di qualità per i test biomolecolari e ai "Numeri del cancr"' con i quali annualmente presentiamo il quadro epidemiologico dei tumori in Italia. Un continuo e completo contributo per il miglioramento delle strategie di trattamento e per l'accesso alle cure per tutti i cittadini in ogni Regione del Paese».

Il congresso è stato l'occasione per affrontare tutti i temi cari agli oncologi. Dall'esigenza di rendere subito disponibili i farmaci innovativi eliminando le «troppe disparità» tra le Regioni all'importanza di un follow up all'insegna dell'appropriatezza: a questo proposito l'Aiom ha lanciato un appello ai medici di famiglia per un'alleanza virtuosa. A settembre 2013 verrà distribuito un documento con dieci raccomandazioni per evitare sprechi e sovrapposizioni tra specialisti.

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