Medicina e Ricerca

Nuova Sars, la ministra Lorenzin rassicura: «Situazione sotto controllo». Migliorano i tre pazienti in Toscana

di Manuela Perrone

Non c'è ancora un'Unità di crisi, ma una task force operativa sul territorio toscano, che opera in stretto collegamento con il ministero della Salute e l'Istituto superiore di sanità. Dopo l'arrivo della nuova Sars - diagnosticata a un giordano residente in Toscana e a due suoi conoscenti, la nipotina di due anni e mezzo e una collega quarantenne - la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, rassicura: «Gli abitanti della Toscana devono sapere che la situazione è assolutamente sotto controllo e, dai dati che stiamo ricevendo ora per ora, tutto rientra in una cornice tipica di questi casi. Non ci sono elementi di straordinarieta».

I tre pazienti stanno bene (anche la piccola non ha più la febbre) ma restano ricoverati per precauzione in isolamente negli ospedali di Firenze.
Sarebbero una cinquantina le persone sotto sorveglianza, tra altri colleghi di lavoro (l'uomo lavora in un albergo fiorentino), i medici che hanno avuto per primi in cura il giordano e i parenti. Si tratta di controlli, ha precisato ieri Giuseppe Petrioli, responsabile della prevenzione per l'Asl di Firenze, decisi «in via eccezionale, per estrema precauzione, le persone sottoposte sono tutte asintomatiche».

«Stiamo monitorando insieme alle autorità della Toscana - spiega la ministra Lorenzin - tutti quelli che hanno avuto contatti con le persone indicate. Dobbiamo affrontare questo genere di casi con grande senso di responsabilità e principi di cautela, come accade nel resto d'Europa».

Ma il Codacons ha già presentato un esposto alla Procura di Roma chiedendo di aprire una indagine per le ipotesi di epidemia colposa e omissioni di atti d'ufficio allo scopo di «verificare se vi siano responsabilità delle autorità sanitarie in merito ai contagi registrati in Italia sulla "nuova Sars"». L'associazione dei consumatori se la prende con la presunta sottovalutazione del pericolo da parte del ministero della Salute, cui dal 14 maggio il Codacons aveva chiesto di attivarsi per evitare il diffondersi della malattia. «Le istituzioni - dice il presidente Carlo Rienzi - si sono limitate a rassicurare gli organi di informazione senza adottare misure
efficaci a tutela della salute dei cittadini», a partire dai controlli sanitari per le persone che arrivano da zone a rischio (il giordano era appena rientrato da un viaggio nel suo Paese).

L'ultimo aggiornamento dell'Organizzazione mondiale della sanità registra 53 casi di nuova Sars nel mondo confermati da settembre a oggi nei laboratori (30 le persone decedute). Due le raccomandazioni agli Stati: stretta sorveglianza delle infezioni respiratorie acute e rapida presa in carico dei casi anomali.