Medicina e Ricerca

Giornata della ricerca: i traguardi dell'Istituto Gaslini per le malattie dei bambini

Si è svolta ieri all'Istituto Giannina Gaslini la «Giornata della ricerca», con incontri e seminari dedicati all'attività scientifica dell'Irccs pediatrico genovese.

«Le ricerche principali portate avanti al Gaslini nei settori immunologia, reumatologia, oncologia, ematologia, genetica, neuroscienze e nefrologia, raggiungono da anni livelli di eccellenza internazionale» spiega Lorenzo Moretta direttore scientifico dell'Istituto. In alcuni casi è già stato possibile applicare i risultati di queste ricerche alla diagnosi e alla cura di gravi malattie dei bambini. Ad esempio, la sperimentazione e la validazione di nuovi farmaci biologici (anticorpi monoclonali) hanno permesso di cambiare la qualità di vita futura di bambini con una malattia invalidante quale l'artrite reumatoide giovanile.

Inoltre scoperte di rilievo sulle cellule «natural killer» hanno fornito la base per un nuovo tipo di trapianto di cellule staminali del sangue per la cura di leucemie altrimenti mortali. Insieme a Franco Locatelli, ordinario di Pediatria presso l'Università di Pavia, chiamato a tenere la keynote lecture: «L'oncoematologia pediatrica, un modello per la ricerca clinica traslazionale - è stato infatti sviluppato dal Gaslini, a livello pediatrico, un protocollo clinico di grande rilievo per la cura di leucemie ad alto rischio (il trapianto da genitore), in cui sono le cellule Natural Killer contenute nel trapianto ad eliminare le cellule leucemiche residue prevenendo le ricadute del tumore».

«Questo – continua Moretta - è stato possibile grazie al duro lavoro, all'entusiasmo e all'intelligenza di tanti ricercatori, parte dei quali precari. Il 5x1000 dell'Irpef ha permesso a questi ricercatori di continuare a lavorare, grazie a contratti o borse di studio e alla possibilità di acquisire quello che è necessario per svolgere la ricerca. Ancora una volta oltre 83 mila persone hanno scelto di sostenere la ricerca dell'Istituto attraverso il 5x1000, ponendo il Gaslini al 5° posto in Italia come numero di preferenze».

Nonostante il periodo difficile che il Paese sta attraversando, grazie ai fondi del 5 per mille il Gaslini è riuscito a creare nuove posizioni attraverso una serie di azioni:

- istituzione di un nuovo laboratorio (Uoc Cellule Staminali postnatali e terapie cellulari) e acquisizione di un dirigente senior e di un dirigente biologo;

- finanziamento di 4 posti di ricercatore universitario (clinica pediatrica, reumatologia, neuroscienze, genetica medica);

- istituzione di 3 posti di dirigente biologo a tempo indeterminato (neuroscienze, immunologia, oncologia);

- istituzione di 4 posti di dirigente biologo o chimico a tempo determinato (oncologia, immunologia, genetica, core facilities);

- istituzione di 3 posti di tecnico di laboratorio a tempo determinato (laboratorio di analisi, lab. cellule staminali)

- assegnazione di oltre 15 contratti di eccellenza biennali.

«Investire sulle nuove generazioni di ricercatori è essenziale per alimentare la ricerca, a sua volta settore di importanza primaria in un Irccs come l'Istituto Gaslini» commenta Moretta.

«ll 2012 ha segnato un risultato eccellente per la ricerca al Gaslini: l'impact factor (indice che misura in maniera oggettiva il valore delle pubblicazioni internazionali) è quasi triplicato negli ultimi 12 anni e ha raggiunto quota 1651,4 per l'IF grezzo e 1341,8 quello normalizzato sulla base delle indicazioni ministeriali. Si tratta dei valori più alti mai ottenuti dal Gaslini e, considerando che la mancanza di fondi costituisce un ostacolo notevole per un ulteriore sviluppo della Ricerca, certamente il Gaslini può contare oggi su un elevato numero di ricercatori di eccellenza» spiega Moretta.

Due ricercatori sono nella ristrettissima categoria degli "highly cited scientists" dell'Isi (gli Italiani nelle discipline Medico/Biologiche) che sono in tutto una trentina.

Inoltre è salito a 22 il numero degli scienziati o clinici che lavorano al Gaslini e che fanno parte della lista dei Top Italian Scientists fornita dalla Via Academy tra i ricercatori di tutte le discipline con un H-index superiore a 30. Al Gaslini i "top scientists" sono egualmente distribuiti tra ricercatori clinici e di laboratorio, sottolineando l'equilibrio esistente tra eccellenze nel campo della ricerca clinica e traslazionale.

Nell'ultima classifica internazionale stilata da Via Academy per stabilire i nomi dei top scientists in the world, che comprende 3,5 milioni di ricercatori in ogni disciplina e di ogni nazionalità sono stati considerati solo i ricercatori che con i loro studi hanno raggiunto un H–index superiore a 100.

Sono solo 190 i ricercatori in tutto il mondo che possono vantare un tale H- index, 16 dei quali sono italiani, ma meno della metà lavorano in Italia, Lorenzo Moretta, direttore scientifico dell'Istituto Gaslini, è tra i 16 ricercatori italiani e tra i 7 che lavorano in Italia, unico genovese insieme al fratello, Alessandro Moretta, dell'Università di Genova.

I premi «2013 Gerolamo Gaslini Young Investigator Awards» finanziati dalla Fondazione Gerolamo Gaslini quest'anno sono stati assegnati a:
Mariella Della Chiesa ricercatrice dell'Università di Genova, immunologa, ha compiuto studi di grande rilievo (in collaborazione con ricercatori del Gaslini) nei rapporti tra cellule NK e tumori, soprattutto nel campo delle leucemie pediatriche e ha evidenziato l'effetto dell'infezione del citomegalovirus sullo sviluppo delle cellule NK dopo il trapianto di midollo.

Pasquale Striano, ricercatore universitario dell' U.O. Malattie Muscolari e Neurodegenerative del Gaslini ha fatto importanti scoperte sui "guasti" genetici nelle epilessie e lo scorso ottobre si è aggiudicato il premio internazionale 'European Young Investigator Award' - riservato al miglior ricercatore europeo al sotto dei 45 anni che si sia distinto nel campo dell' Epilessia.

Claudia Cocco ricercatrice del Laboratorio di Oncologia del Gaslini ha dimostrato la capacità di alcune citochine di esercitare una potente attività antitumorale soprattutto contro leucemie e linfomi.