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Giornata nazionale del Sollievo, Lorenzin: «La lotta al dolore nell'agenda europea del semestre italiano e nel Patto per la salute»

E' stata presentata oggi presso l'Auditorium di Lungotevere Ripa la 13^ Giornata nazionale del Sollievo in programma 26 maggio è la Giornata del sollievo, promossa dal MInistero della salute, dalla Conferenza delle Regioni e dalla Fondazione "Gigi Ghirotti". In distribuzione il depliant con il righello per la misurazione del dolore, da usare in ogni luogo di cura.

Il ministro della salute Beatrice Lorenzin è intervenuta in collegamento telefonico sottolineando l'importanza del tema delle cure palliative e della terapia del dolore.
«L'anno scorso dopo pochi giorni dalla mia nomina a ministro della Salute ho partecipato alla "mia" prima Giornata nazionale del Sollievo e voglio ringraziare la Fondazione Ghirotti e il suo presidente Bruno Vespa per aver posto subito alla mia attenzione un tema così importante per le persone ammalate. Ho recepito le sollecitazioni che mi avete fatto lo scorso anno e abbiamo inserito la terapia del dolore sia nel disegno di legge che è finalmente in discussione al Senato, sia nell'agenda europea nell'ambito del semestre italiano di presidenza dell'Ue. Inoltre ho chiesto alle Regioni di avviare un lavoro più forte sulla realizzazione degli hospice e sto facendo un monitoraggio sulla presenza sul territorio di queste strutture fondamentali per accompagnare le persone nell'ultima fase della loro vita alleviando le sofferenze e salvaguardando la loro dignità».

Come ogni anno, inoltre, la Fondazione "Gigi Ghirotti" e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome hanno lanciato il concorso nazionale "Gerbera d'oro" per segnalare la struttura sanitaria particolarmente impegnata nelle cure palliative e nella terapia del dolore che quest'anno è stato assegnato - scelta tra 22 progetti giunti da 10 Regioni - all'Umbria.

«Non nascondo la soddisfazione per veder oggi riconosciuto l'impegno della Regione attraverso l'assegnazione della "Gerbera d'oro" proprio all'Umbria (per un progetto portato avanti dal reparto di struttura complessa di oncologia medica delle aziende di Perugia e Terni delle aziende territoriali Usl Umbria 1 e USL Umbria 2). È un'iniziativa – ha spiegato la presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della XIII giornata nazionale del sollievo durante la quale è stato anche assegnato il premio "Gerbera d'oro 20'14"- che unendo energia, competenze e professionalità ci ha permesso di promuovere l'integrazione delle cure palliative nel sistema delle cure domiciliari».

Vanno poi citati gli altri 2 progetti che hanno ricevuto una specifica menzione nella edizione 2014 della "Gerbera d'oro": il primo è quello della Regione Lombardia per un progetto - presentato della struttura complessa di oncologia, fondazione Irccs, policlinico San Matteo di Pavia – teso a divulgare informazioni e a fare formazione sugli aspetti palliativi delle cure, puntando proprio sulle dinamiche relazionali che intercorrono tra pazienti, familiari ed equipe curante. Il secondo arriva invece dalla Regione Molise: un progetto presentato dall'hospice azienda sanitaria regionale che riguarda un tema delicatissimo ovvero quello relativo alla situazione dei fratelli e delle sorelle di bambini malati che si trovano a vivere uno stadio avanzato o terminale della loro malattia.

«La lotta al dolore e le cure palliative devono essere considerate come caratteristiche fondanti di un moderno servizio sanitario nazionale», ha spiegato che è anche e Coordinatore vicario della Commissione salute per la Conferenza delle Regioni, intervenendo alla conferenza stampa.

«Dal varo della Legge 38 del 2010 ad oggi le Regioni, d'intesa con il Ministero della Salute, hanno compiuto diversi passi in avanti. La rete degli hospice – ha proseguito la Presidente dell'Umbria - è ormai una realtà in molte Regioni italiane e si sta procedendo anche in una più capillare diffusione dell'assistenza domiciliare. C'è ancora molto da fare, ma la strada intrapresa è quella giusta. Voglio solo ricordare gli impegni più recenti che le Regioni hanno condiviso col Governo. Prima di tutto la previsione nell'ultima Legge di stabilità della idoneità ad operare nelle reti per le cure palliative pubbliche e private di tutti i medici che, indipendentemente dalla specializzazione possano attestare un'esperienza almeno triennale in questo campo. Poi occorre ricordare che la lotta al dolore comporta impegni ed oneri significativi soprattutto rispetto a certe patologie e cronicità particolarmente invalidanti. Va quindi valutato positivamente il decreto che ha ripartito il fondo per la non autosufficienza. 340 milioni destinati alle Regioni con una quota parte destinata ad interventi a favore di persone con disabilità gravissime che necessitano di assistenza domiciliare continua. È chiaro che in tali situazioni spesso le cure palliative – ha aggiunto Catiuscia Marini - rappresentano un supporto indispensabile».

«La battaglia per la lotta al dolore e per la diffusione delle cure palliative va portata avanti con determinazione e costanza, senza ingenerare però aspettative che vadano al di là dei contesti finanziari con cui dobbiamo confrontarci anche in un settore così delicato. Stiamo ragionando con il ministero sul nuovo Patto per la salute ed è chiaro che in questo frangente il tema delle cure palliative non può essere eluso, ma questo ambito impone concretezza e una sinergia tra tutte le istituzioni, né va dimenticato il contributo determinante che può arrivare dai medici e dagli operatori sanitari chiamati a realizzare una vera e propria rivoluzione culturale nell'approccio con il malato e, in particolar modo, con il malato terminale. Così come – ha sottolineato la presidente dell'Umbria - non può essere sottaciuto l'ausilio che può arrivare dal terzo settore e dal volontariato. Da questo punto di vista è fondamentale realizzare con le molte organizzazioni presenti sul territorio, come la fondazione nazionale "Gigi Ghirotti", quel mix fra pubblico e privato che può rispondere in termini di flessibilità anche alle situazioni più drammatiche. Sono queste, a mio avviso, le riflessioni che dobbiamo trarre in occasione della XIII giornata nazionale del sollievo ed è forse questo lo spirito delle 151 manifestazioni promosse in 16 Regioni che sono state censite dalla segreteria della Conferenza delle Regioni (l'elenco completo può essere consultato nella sezione "salute" del sito www.regioni.it), eventi che coinvolgono medici, associazioni e cittadini».