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Un day hospital più attento all'umanizzazione delle cure e al comfort del paziente: si presenta così la nuova struttura che ha aperto i battenti oggi all'Istituto Regina Elena di Roma: 600 metri quadri, 24
poltrone ergonomiche per le infusioni chemioterapiche distribuite in 2
ampi open space dove è garantita comunque la privacy, cui si
aggiungono 4 posti letto. Le 150 visite e le oltre 100 terapie
quotidiane, che si articolano su 5 giorni dalle 8 alle 19, si
effettuano ora in un area dove è stato curato ogni minimo
particolare. Il progetto cromatico, promosso dal direttore sanitario
Amalia Allocca, è stato realizzato dall'architetto Paolo Brescia di
Cromoambiente.
«La nostra attività - spiega Francesco Cognetti, direttore del
Dipartimento di oncologia medica - è molto intensa. I nuovi ambienti
sono molto funzionali e confortevoli, con ampi open space che
consentono il monitoraggio continuo da parte degli operatori sui
malati. Anche dal punto di vista estetico, il gioco di colori è
particolarmente piacevole e favorisce un approccio di massima
serenita».
«Con un'architettura finalizzata all'umanizzazione delle cure -
sottolinea Allocca - abbiamo cercato di alleggerire l'intensita'
emotiva di pazienti e di operatori». Gli ambienti sono caratterizzati
da colori che facilitano la socializzazione, l'associazione d'idee con
luoghi aperti oppure che aiutano a diminuire lo stress e la percezione
olfattiva. I soffitti, bi o tricolori, aiutano ad evadere e fantasticare con il pensiero, come pure i vari giochi ottici sparsi nei nuovi ambienti. L'area è adiacente all'atrio principale degli Istituti. Questo consente ampi movimenti ai pazienti, che vengono tutti dotati di un dispositivo 'cercapersone' che li avvisa quando è il loro turno di visita o di terapia».