Notizie Flash

È prevista per domani a Roma la Conferenza dei servizi che chiude l'iter di Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l'Ilva di Taranto. Al tavolo prenderanno parte tutti i soggetti coinvolti, enti locali (comune, provincia e regione) ed associazioni. La mattina si dovrebbero svolgere le audizioni di esponenti della società civile, mentre nel pomeriggio si terrà la Conferenza vera e propria.

I punti principali della relazione Aia messa a punto dal gruppo Istruttore, e presentata venerdì scorso dal ministro dell'Ambiente Corrado Clini, si concentrano su alcune disposizionì, tra cui: limite alla produzione che si abbassa a 8 milioni di tonnellate all'anno; fermata e rifacimento dell' Altoforno Afo 5 (che da solo vale più del 40% del ciclo produttivo) entro il 30 giugno del 2014; copertura dei parchi minerali, controllo dei principali punti di emissione, stop a uso di pet-cocke e catrame di cockeria, arretramento degli agglomerati di circa 80 metri.

Trova spazio anche un Piano per la salute della popolazione, in corso d'opera. Le stime non ufficiali sui costi degli interventi parlano di una forbice che oscilla tra 3 a 10 miliardi di euro. La relazione dei tecnici si concentra sulle emissioni e la qualità dell'aria, ritenuti aspetti "prioritari" per Taranto. Orizzonte entro cui ci si muove è l'adeguamento alle migliori tecnologie disponibili (Bat) indicate dall'Europa e le osservazioni del Gip di Taranto.

Intanto la giunta regionale pugliese ha annunciato ieri che chiederà alla Conferenza di servizi che, tra le prescrizioni, venga inserito "l'esame delle risultanze della prima valutazione del danno sanitario in corso di redazione e che, in caso di criticità rilevate, il ministero dell'Ambiente si faccia carico di riesaminare l'Aia alla luce dei dati emersi". Alla Conferenza di servizi per il rilascio della nuova Aia all'Ilva, la Regione Puglia sarà rappresentata dall'assessore alla Qualità dell'Ambiente, Lorenzo Nicastro, l'ing. Antonello Antonicelli, direttore dell'Area politiche ambientali, l'ing. Giuseppe Tedeschi, dirigente dell'ufficio Rischio Industriale e il direttore dell'Unità operativa semplice Aria di Arpa Puglia, Roberto Giua.

Nel documento, la giunta regionale fa propri gli elementi tecnici del testo prodotto dal comitato istruttore della Commissione Ippc/Aia e che contiene anche le prescrizioni che la delegazione regionale rappresenterà in sede di Conferenza di servizi. In particolare, si legge in una nota della Regione, sarà indicata la necessità che nella eventuale nuova Aia "siano inserite le misure contenute nel piano di intervento per il risanamento della qualità dell'aria del quartiere Tamburi di Taranto e le indicazioni delle Bat conclusion 2012" e che, inoltre, "siano assorbite le valutazioni ambientali e sanitarie contenute nella perizia chimica ed epidemiologica disposta dalla magistratura di Taranto".

Infine, tra le altre prescrizioni da proporre, c'è quella di dar seguito alla richiesta, arrivata da più parti, di "rendere di evidenza pubblica i dati sui monitoraggi effettuati, a beneficio di tutte le istituzioni deputate alla tutela della salute pubblica oltre che dei cittadini interessati". Oltre a questo, c'è l'intenzione della Regione di "istituzionalizzare, attraverso un gruppo di controllo formalmente costituito, il monitoraggio sullo stato dell'arte relativamente all'ottemperanza da parte dell'azienda delle prescrizioni contenute nell'eventuale Aia, perchè sia rispettato il crono-programma stabilito in sede di Conferenza di servizi".