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«Forte preoccupazione per l'annuncio della Società Admenta, che gestisce le 84 farmacie comunali di Milano, di voler procedere al licenziamento di 52 lavoratori». Lo esprime la Fisascat Cisl di Milano, che annuncia per lunedì 30 settembre, dalle ore 13 alle 15 in piazza della Scala davanti a Palazzo Marino, un'assemblea aperta delle lavoratrici e dei lavoratori delle farmacie comunali.
«Attualmente non è stata indicata nessuna data per la procedura - spiega il sindacato - Entro il prossimo mese sarà possibile avere ulteriori elementi per poter effettuare gli opportuni approfondimenti, ma fin da ora emergono diversi elementi di notevole criticità. La ragione della probabile scelta viene attribuita al modello Lloyds Farmacia, che prevede la figura del farmacista. Pertanto il commesso di farmacia non è più una figura professionale contemplata nell'organizzazione aziendale».
«Siamo disponibili a valutare assieme soluzioni alternative alla perdita del posto di lavoro da parte di questi lavoratori per garantire la loro tutela occupazionale e reddituale - prosegue la sigla -. Ma attenzione, se la soluzione al problema del nuovo modello di servizio al cittadino diventa eliminare tutte le figure professionali che non siano farmacisti, allora parliamo di 52 esuberi. Per queste ragioni chiediamo che l'azienda Afm Milano ci ripensi e abbandoni il progetto. Così come chiediamo al Comune di mettere in campo tutte le iniziative utili a far cambiare idea alla Società di gestione, in modo da continuare a garantire un servizio pubblico essenziale, di grande utilità per la città».