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Janssen Italia: presentato il Manifesto della Salute ideato dai giovani

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E' stato presentato in Consiglio Regione Lombardia il primo Manifesto della Salute ideato dai giovani che segna la conclusione della seconda edizione di Fattore J. L'iniziativa, promossa da Fondazione Mondo Digitale insieme a Janssen Italia, l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson, ha coinvolto oltre 11mila studenti delle superiori, per un totale di 111 scuole in 16 regioni d’Italia, su temi chiave in diverse aree terapeutiche come oncologia, ematologia, immunologia, infettivologia, ipertensione arteriosa polmonare e neuroscienze. "Il Manifesto della Salute - afferma Danilo Arienti, direttore medico di Janssen Italia - ci dimostra che i ragazzi ci stanno chiedendo a gran voce di poter avere, attraverso il prezioso aiuto della scuola, tutti gli strumenti necessari per abbracciare il progresso scientifico con la massima fiducia per essere parte attiva della sanità del futuro".

"Quello che emerge dal Manifesto - spiega dal canto suo Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale - è un sogno di gioventù che molti di noi condividono e hanno condiviso: la speranza di un futuro migliore, di un progresso che sappia tener conto della persona, nella sua complessità. I ragazzi e le ragazze che hanno lavorato quest’anno alla stesura del manifesto hanno dimostrato di avere una visione veramente umana della salute e un rapporto sano con la malattia, costruito su empatia e rispetto".

"Il lavoro che state facendo voi giovani grazie al progetto Fattore J è fondamentale - conclude Carlo Borghetti, vice presidente del Consiglio Regione Lombardia e componente della Commissione Sanità -. Il mondo della sanità si basa su quattro pilastri importanti: personale sanitario, strutture, attrezzature e farmaci. Pilastri che devono basarsi sull’innovazione ma l’innovazione si fa con la ricerca e la scienza e voi state facendo un pezzettino di tutto questo. E’ bellissimo avervi qui, solitamente parlo a platee di over 60, ma è da voi che bisogna cominciare".


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