Notizie Flash

Il ruolo del cuore nell’ictus cerebrale: la fibrillazione atriale è tra i principali fattori di rischio

S
24 Esclusivo per Sanità24

Il cuore gioca un ruolo cruciale nell’insorgenza dell’ictus cerebrale, essendone la fibrillazione atriale una delle principali cause. Ma non tutti sono a conoscenza di questo legame pericoloso e A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale), in occasione di Aprile mese della prevenzione, intende sensibilizzare le persone sull’importanza di non sottovalutare lo stretto rapporto tra cuore e cervello. “La nostra associazione è da sempre impegnata in campagne di informazione rivolte ai cittadini sulla conoscenza dell’ictus cerebrale e dei fattori di rischio che ne favoriscono l’insorgenza – dichiara Andrea Vianello, presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv -. Ben l’80% di tutti gli episodi potrebbe essere evitato ed è fondamentale partire proprio dalla individuazione delle condizioni sulle quali si può intervenire, grazie a opportune modifiche nel proprio stile di vita e tenendo adeguatamente sotto controllo le patologie che ne possono essere causa”.

Tra le patologie da tenere sotto controllo c’è anche la Fibrillazione Atriale (FA), aritmia cardiaca che colpisce in Italia circa 1 milione di persone ed è la causa di circa il 20% degli ictus ischemici. Nonostante questi numeri, la FA risulta fortemente sottostimata. “Chi è affetto da FA vede aumentare di 4 volte il rischio di ictus tromboembolico - spiega Alice Italia - che risulta generalmente molto grave e invalidante perché l’embolo che parte dal cuore chiude arterie di calibro maggiore, con un danno ischemico a porzioni più estese di cervello; questa forma di ictus, infatti, determina una mortalità del 30% entro i primi tre mesi dall’evento e lascia esiti invalidanti in almeno il 50% dei pazienti”. Risulta quindi “di fondamentale importanza intercettare il più rapidamente possibile le persone con FA e stabilire una terapia anticoagulante per ridurre il rischio di ictus, una volta effettuata la diagnosi”.



© RIPRODUZIONE RISERVATA