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Accordo cooperazione Federsanità del Nord e Anci Salute Lombardia

di Radiocor Plus

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Lavorare insieme per affrontare le sfide della sanità che cambia, in primis per effetto delle dinamiche demografiche. È il senso dell’accordo siglato nelle regioni del Nord tra Federsanità Anci di Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Veneto e Anci Lombardia Salute. Un’intesa nata dalla proposta lanciata dal presidente di Federsanità Anci Piemonte nel dicembre scorso a Novara. L’accordo di cooperazione, che dovrà essere sopposto alla approvazione dei rispettivi organi statutari, avrà durata triennale e potrà essere esteso ad altre Federazioni.
«I nostri sistemi sanitari e sociali sono sottoposti a forti tensioni: il fabbisogno di finanziamento, il fabbisogno di personale, bisogni di salute che sono ormai orientati verso forme sempre più complesse, la richiesta di prossimità. Anche un eventuale aumento del Fondo sanitario nazionale rischierebbe ormai di perdere la sua potenziale efficacia. Fondamentale è la cooperazione tra territori contigui e con problematiche similari», ha spiegato il Presidente di Federsanità Anci Piemonte. «Allo stesso modo adottare modelli di assistenza sociosanitaria innovativi e integrati richiede anche un ridisegno dei profili professionali ed un adeguamento degli standard di dotazione del personale», ha aggiunto il Presidente di Federsanità Anci Veneto.
“È proprio il cambiamento il tema su cui le nostre organizzazioni, nel rispetto delle peculiari identità di ciascuna, vogliono impegnarsi per condividere letture, approcci, soluzioni, costruzioni utili al reale futuro da affrontare. La tematizzazione del cambiamento, la governance del cambiamento, il management del cambiamento, tre dimensioni decisive per il futuro che non possiamo più solo evocare ma su cui occorre impegnare le nostre migliori risorse”, scrivono i quattro presidenti in una nota congiunta. “L’integrazione verticale tra governo e amministrazione e gestione, unita all’integrazione orizzontale tra le diverse organizzazioni pubbliche e private, terzo settore e della cittadinanza attiva; possono costituire i due assi principali su cui organizzate l’evoluzione verso un nuovo sistema integrato territoriale”, concludono.


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