NOT_MAPPED

Caos stupefacenti in farmacia dopo la sentenza della Consulta che boccia la Fini-Giovanardi

Disciplina degli stupefacenti post-bocciatura della Consulta della legge Fini-Giovanardi che equiparava droghe pesanti e droghe leggere: il ministero della Salute ha promesso un intervento rapido, ma Federfarma ha sottolineanto, in una lettera al ministro, che il chiarimento per non creare problemi alle farmacie dovrebbe avvenire prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della sentenza della Corte costituzionale.

Questo perché, sottolinea l'associazione delle farmacie in una sua circolare agli iscritti, gli articoli dichiarati incostituzionali contenevano anche norme che disciplinano il servizio di assistenza farmaceutica, in particolare per quanto riguarda la classificazione dei medicinali stupefacenti e alle loro modalità di prescrizione, dispensazione e registrazione. Disposizioni successivamente anche modificate in occasione della emanazione della normativa sulla terapia del dolore (legge n. 38/2010) e integrate da decreti ministeriali attuativi «rendendo problematico comprendere se e quali norme debbano essere considerate vigenti ovvero modificate o, addirittura, soppresse».

Federfarma tuttavia sottolinea che «non sembra possibile tornare ad applicare regole non solo del tutto incongrue per l'efficienza del servizio, ma anche palesemente incoerenti con le altre norme dello stesso Testo Unico».

Nella lettera al ministero Federfarma oltre a segnalare la necessità di un intervento urgente per «ripristinare una situazione di certezza nella dispensazione dei medicinali stupefacenti» e prima della pubblicazione in Gazzetta della sentenza, annuncia che le farmacie continueranno a svolgere il proprio servizio «applicando le regole sino ad oggi osservate».