Aziende e Regioni

Il Veneto lancia l'«ospedale senza fronzoli» figlio della spending review

Altolà a ogni tipo di spreco che non sia finalizzato, nella realizzazione di un ospedale, a «quel che veramente serve per rimandare a casa guarita una persona malata». E' una rivoluzione architettonica ma anche concettuale, che tiene conto delle esigenze della spending review, quella lanciata oggi dal governatore del Veneto Luca Zaia nel presentare la delibera appena approvata dalla Giunta, atto di indirizzo per la progettazione di nuove opere e, se possibile, per la revisione di piani già approvati o in corso. Il governatore promette: «D'ora in poi gli ospedali che verranno realizzati in Veneto, e ne abbiamo in itinere più d'uno, dovranno rispondere a caratteristiche di efficienza ed essenzialità, servire alla cura del paziente e alla sua guarigione investendo su questo ogni euro disponibile, senza badare a fronzoli e pagarne i costi. Non ho nulla contro archietti, progettisti e archistar - aggiunge Zaia - ma il momento economico è difficile e ogni risorsa va indirizzata sul bene della persona, magari anche a costo di rinunciare al bello».

La delibera contiene le linee guida alle quali i progettisti dovranno attenersi, improntate a essenzialità, funzionalità e qualità costruttiva, senza previsioni di aree o zone dotate magari di originalità ed estetica, ma inutili alle cure. «Tanto per parlarci chiaro – ha detto uno Zaia particolarmente convinto della decisione assunta – non sono per nulla d'accordo con l'ospedale "centro commerciale", caratterizzato da grandi spazi pressoché inutilizzati perché non dedicati alle cure e sono sinceramente imbarazzato a spiegare a un cassintegrato perché dobbiamo ingaggiare e pagare dei rocciatori per pulire le vetrate di un ospedale. Con questa iniziativa – ha aggiunto il governatore – possiamo risparmiare per la stessa opera il 20-25%: cifre importanti da dedicare alle professionalità mediche e infermieristiche, ai macchinari, a quel che serve veramente per rimandare a casa guarita una persona malata».

La delibera stabilisce tra l'altro che per ogni studio di fattibilità o progetto preliminare sia allegata la verifica di tutte le soluzioni tecniche e tecnologiche, che non sono conseguenza diretta dell'applicazione delle norme di sicurezza e di organizzazione, che impattano fortemente sui costi della struttura. Quanto stabilito andrà applicato, ove giuridicamente e tecnicamente possibile, ai progetti in fase di esame e ai lavori in essere.
Alcune progettualità alle quali si potrebbe applicare questa nuova metodologia sono, ad esempio, in primis il nuovo Ospedale di Padova, poi la Cittadella Sanitaria di Treviso e l'Ospedale della Donna e del Bambino di Verona.