Aziende e regioni

Accessi al Pronto soccorso per infortuni, il 24,7% deriva da incidenti o violenza tra le mura di casa

di Barbara Gobbi

Formazione e informazione dei genitori e degli assistenti familiari in generale, badanti e caregiver compresi; implementazione dell'attività fisica moderata, mirata al mantenimento della capacità di equilibrio e di coordinamento motorio; controllo delle prescrizioni terapeutiche associabili a rischio di caduta; prevenzione dell'abuso di alcol e di sostanze psicotrope; miglioramento dei servizi di assistenza sociale e sanitaria territoriale e domiciliare, anche da remoto; miglioramento del sistema di emergenza-urgenza del trauma e dei flussi informativi in pronto soccorso.
Interventi a trecentosessanta gradi, quindi, perché "in casa" ci si può fare molto male, fino a morire: ben il 24,7% degli accessi in pronto soccorso da infortuni o da violenza, infatti, avviene in ambiente domestico.

Sono queste le indicazioni e i risultati forniti dal Siniaca (Sistema informativo nazionale sugli incidenti in ambienti di civile abitazione), integrato nella rete dell'Injury Database europeo (Idb) e supportato da un progetto pilota Siniaca-Idb del Ccm, condotto dall'Istituto superiore di sanità.
I risultati e le proposte operative vengono presentati oggi e domani da Alessandro Pitidis, direttore del Reparto Ambiente e Traumi D.to Ambiente e prevenzione primaria dell'Iss, all'ospedale Gaslini di Genova, in occasione del Convegno «La sorveglianza ospedaliera degli incidenti in Italia e in Europa»: un evento che darà ufficialmente il via, nella giornata di domani dedicata alla pediatria, alla rete di monitoraggio degli ospedali pediatrici italiani riuniti nell'Aopi. Nell'analisi su 30 strutture fino a oggi condotto dal Siniaca, infatti, tra le "pediatriche" rientrava soltanto il Gaslini. L'importanza che i traumi domestici rivestono nelle cause di ferite e di morte rilevate tra i bambini ha condotto però all'avvio di un sistema ad hoc: «Il trauma da incidente - spiega il direttore generale dell'Irccs pediatrico genovese e presidente dell'Aopi Paolo Petralia - risulta essere in Italia, con il 20,3% dei casi, la seconda causa di mortalità tra 1 e 14 anni, dopo il tumore che ne totalizza il 30,9 per cento». Per prevenire queste morti evitabili e la morbosità indotta è necessario rafforzare la sorveglianza, e il contributo che l'Aopi intende offrire, integrandola nella rete di monitoraggio europea Injury Database della Commissione Ue, potrà essere certamente significativo».

Intanto, i dati rilevati dal sistema nazionale di sorveglianza attivo in 11 Regioni (Piemonte, Valle d'Aosta, P.a. Trento, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e Sardegna), fanno emergere una realtà preoccupante: il Siniaca stima che lo scorso anno siano stati circa 7.378.000 gli accessi in pronto soccorso causati da incidenti e violenza e che di questi oltre 1.825.000 siano accaduti in casa. Bambini al di sotto dei cinque anni, anziani (per lo più donne), donne impegnate in lavori domestici, sono le fasce più colpite. Soggiorno e camera da letto sono i luoghi "killer", mentre la dinamica più frequente è la caduta da altezza non specificata, inclusi gli inciampi, i salti e le spinte. Le attività di pulizia e la preparazione del cibo sono generalmente le cause scatenanti. Focus anche sulla violenza sulle donne: dai flussi informativi regionali di emergenza e urgenza (Emur) di Piemonte, Toscana e Sardegna, emerge che il 55% delle pazienti arrivate in pronto soccorso ha subìto violenza in ambito familiare.