Aziende e regioni

Lazio, Zingaretti presenta al ministero il riordino della rete ospedaliera

Il Lazio riorganizza la rete dei posti letto e riequilibra l'offerta tra centro (Roma) e periferia (tutte le altre province). In linea con il Programma operativo 2014-2016, il restyling (decreto 368/ 2014) presentato oggi dal governatore Nicola Zingaretti al ministero della Salute alla presenza della ministra della Salute Beatrice Lorenzin, del subcommissario Renato Botti e, per la Dg Salute, Flori Degrassi -«per riaffermare il buon rapporto tra attori nel lavoro comune tra governo, struttura commissariale e struttura regionale» - punta a riequilibrare la distribuzione dei posti letto e la l'organizzazione dell'assistenza, anche per grandi "reti".

«Il Lazio sta facendo i compiti a casa - ha spiegato la ministra Lorenzin - ma c'è anche uno spirito di collaborazione, con il ministero vigilante e proattivo. Comunque l'importante è che tutti abbiamo lo stesso obiettivo che è quello di aumentare la qualità dei servizi per i nostri pazienti. Abbiamo lavorato con il presidente Zingaretti e il sub commissario Botti per raggiungere gli obiettivi. Come ministro e come romana - sottolinea Lorenzin - penso che è necessario riattivare un livello di qualità in tutta la Regione e garantire lo stesso servizio sanitario a chi vive in provincia come a Roma. Tra le novità del Piano mi convince la riorganizzazione della rete del 118 che salvaguardia la rete sul territorio». Ma Lorenzin ha affromtato anche il problema del turn over per il personalee: «Sta diventando sempre più grande e su questo - ha dichiarato - bisogna trovare una soluzione. È un aspetto a cui stiamo lavorando al Tavolo sull'articolo 22 del Patto della salute. È un lavoro che intendiamo chiudere entro le prossime settimane, per dare una risposta al comparto», ha ribadito la ministra, sottolineando che «quello che è successo nel Lazio è «una compressione inaccettabile sia dal punto di vista del servizio che della crescita professionale».

Intanto, i numeri: con questo provvedimento il sistema ospedaliero regionale conterà su 21.611 posti letto di cui 17.581 per acuti e 4.030 posti per acuti, con un rapporto di 2,99 per mille abitanti per acuti e 0,69 per i post acuti. «La conferma - spiegano dalla Regione - che la stagione della chiusura degli ospedali è finita così come pure quella dell'organizzazione in macroaree». Merito - soprattutto, come tiene a sottolineare il presidente Nicola Zingaretti - di «un disavanzo annuale che oggi è di 10 volte inferiore rispetto al 2007 e che nel 2015 sarà in pari. Nel 2007 il numero di cittadini che venivano ricoverati in un ospedale era di 201 per mille residenti, tra i dati più alti in Italia. Oggi è di 165,3, vicinissimo alla media nazionale di 160 per 1.000. I risultati che presentiamo sono di tutti. Coniughiamo maggiore efficienza, migliore sicurezza e meno costi. Si opera - aggiunge il presidente - un riequilibrio dell'offerta sanitaria nelle province e si organizza il sistema della Capitale come centro di riferimento al servizio di tutti i cittadini della Regione».

Rete dell'emergenza. Sarà articolata su 5 Dea di II livello (S. Camillo, Umberto I,S. Giovanni, Gemelli, S.Maria Goretti Latina e il Bambin Gesù per la pediatria), Dea di primo livello sono 21, i Ps 18. Gli ospedali di riferimento per l'emergenza pediatrica sono quattro: Gemelli, Umberto I, S.Camillo, Bambin Gesu. A fine 2015 è prevista una rivalutazione dei bacini territoriali della rete dell'emergenza riarticolandone l'assetto in tre aree: Nord, con le provincie di Viterbo e Rieti e parte del territorio della ASL Roma F; Sud, con le provincie di Frosinone e Latina; Area metropolitana di Roma per territorio della città di Roma e delle ASL Roma G ed He la restante parte della ASL Roma F.
Riduzione del numero di Centrali Operative dell'Ares 118 attive da 7 a 4.
Realizzazione su tutto il territorio regionale di un sistema di teletrasmissione del tracciato elettrocardiografico tra i mezzi di soccorso di ARES 118e le emodinamiche di riferimento.

Rete cardiologica. L'assetto della rete dell'emergenza cardiochirurgica è configurata con 4 centri di riferimento: Policlinico Umberto I, PTV, San Camillo e Gemelli. Sono programmati 19 servizi di emodinamica. Nella citta di Roma sono 13 i servizi di cardiologia ed emodinamica di supporto alla rete dell'emergenza territoriale, operativi h24 anche in regime di reperibilità notturna. Entro marzo 2015 il servizio di emodinamica di Ostia viene esteso da h12 ad h24. Viene prevista l'apertura del servizio di emodinamica a Tivoli presso la struttura cardiologica.

Rete ictus. Nel 2013 si sono registrati nella Regione Lazio circa 7.000 ricoveri per ictus ischemico e 1.700 per ictus emorragico. L'attuale configurazione della rete prevede 4 aree con al vertice gli ospedali Ptv, S. Camillo, Gemelli, Umberto , 11 strutture con Unita di terapia neurovascolare, 19 con la presenza di un team neuovascolare. Il sistema viene potenziato perche entro giugno 2015 è prevista l'apertura dell'Unità di trattamento neurovascolare (UTN) sia presso il de Lellis di Rieti che presso lo Spaziani di Frosinone. Entro il 31 marzo 2015, stesura ed implementazione di protocolli operativi per il collegamento funzionale tra UTN II e centri afferenti (UTN I e TNVPSe) con particolare rilievo alla possibilità di effettuare la trombolisi anche nei centri periferici. Entro dicembre 2015,messa a regime per ciascuna delle quattro reti di un sistema regionale per la trasmissione di immagini e la consulenza a distanza, già in fase di avanzata sperimentazione tra Utn dell'Umberto i e quella di Tivoli.

Rete trauma. La rete per il trauma attualmente è articolata in 3 Centro traumi di alta specializzazione (Cts) : il Policlinico Umberto I, Gemelli, S. Camillo. I Centri trauma di zona passano da 5 a 6: Ptv, S. Eugenio, S. Giovanni, S.Maria Goretti Latina, Spaziani Frosinone, Belcolle Viterbo e 17 Pronto soccorso. Nella rete il S. Eugenio –CTO assume un ruolo di particolare rilievo in quanto sede dell' Unità Spinale Unipolare e del Centro Grandi Ustionati regionale.

Rete perinatale. Entro il 31 dicembre 2015 la rete viene riorganizzata su due livelli di cura rispetto ai tre attuali. Sono previste quattro reti assistenziali che fanno riferimento all Umberto I, S. Giovanni, S.Camillo e Gemelli. con uno o due centri di II Livello ciascuna e relative strutture di I livello afferenti. Entro il 30 giugno accorpamento della UO ostetrica/neonatologica di Monterotondo (419 nati) con Tivoli e della UO ostetrica/neonatologica di Colleferro (407 nati) con Palestrina. Entro al stessa data chiusura della unità di Tarquinia e contestuale qualificazione di quella di Civitavecchia. Nel Presidio ospedaliero di Tarquinia si mantiene l'attività ostetrica come casa di maternità Entro il 30 giugno 2015 accorpamento della UO ostetrica/neonatologica di Alatri con Frosinone. Anche in questo caso nel Presidio si trasforma in casa della maternità. A partire dal II semestre 2015, non contrattualizzazione dell'attività ostetrica neonatologica per le strutture accreditate che documentano un volume di nati inferiore a 500.